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Carrara: multati una palestra e un bar che sembravano chiusi ma rimanevano aperti

I carabinieri hanno scoperto che una rinomata palestra di Carrara non aveva chiuso i battenti nonostante la sospensione delle attività prevista dalle norme anti-contagio. Scattata la multa e l’ordine di chiusura per cinque giorni notificato al proprietario, sono stati sanzionati anche cinque clienti che avevano ignorato il divieto.

Nell’ambito del piano dei controlli per la verifica del rispetto delle misure anti-contagio messo a punto dal comando della compagnia dei carabinieri di Carrara diretta dal maggiore Cristiano Marella, non sono mancati anche inaspettati colpi di scena da parte di qualche furbetto che ha tentato di aggirare i divieti. Le verifiche degli ultimi giorni si sono concentrate non soltanto sui bar, locali e circoli privati che devono rispettare le nuove prescrizioni, fra cui la chiusura dopo le ore 18, ma anche su alcune palestre della città, dopo che i carabinieri hanno intercettato varie voci circolanti fra gli appassionati di fitness che riguardavano presunte aperture “fuori legge”.

Partiti i controlli dei i militari dell’Arma, alcune palestre sono risultate regolarmente chiuse al pubblico, altre invece si sono organizzate per consentire ai propri abbonati di mantenersi in forma, utilizzando la formula dei servizi di streaming che permette a chi è iscritto di allenarsi da casa. Qualcuno, però, si è dimostrato meno virtuoso, infatti i carabinieri hanno individuato una struttura aperta al pubblico nonostante il divieto imposto dalle norme, che prevedono la sospensione delle attività non solo per le palestre, ma anche per piscine e centri benessere, al fine di ridurre la curva dei contagi.

A insospettire i carabinieri è stato il via vai di persone in tenuta ginnica e borsone al seguito, che sono state anche fotografate prima del loro ingresso in palestra. Qualcuno addirittura è stato visto lasciare l’auto a debita distanza e poi, come se nulla fosse, aprire e richiudere in autonomia il cancello principale della palestra. In altri casi, invece, il cliente è stato prelevato vicino l’ingresso direttamente da uno dei personal trainer. In sostanza i militari dell’Arma hanno scoperto che mentre dall’esterno appariva tutto chiuso con il parcheggio vuoto, la palestra di fatto ha continuato a garantire allenamenti individuali su appuntamento, una soluzione che pur evitando il rischio di assembramenti in sala pesi, non è comunque consentita dal decreto governativo.

Nei confronti del titolare della palestra e dei clienti è scattata quindi la sanzione amministrativa di 400 euro ciascuno, oltre alla chiusura forzata dell’attività per cinque giorni, violazioni che verranno comunicate alla Prefettura di Massa.

Un’altra sanzione dello stesso tipo è stata applicata a un bar del centro storico. Anche in questo caso il locale sembrava chiuso, ma i carabinieri di Carrara hanno sentito schiamazzi provenienti dall’interno, inoltre hanno notato un bagliore dalla finestra, segno inequivocabile che lì dentro c’era ancora qualcuno. Entrati nel bar, i militari dell’Arma hanno trovato il gestore, insieme ad altre due persone, che stavano consumando alcune bevande, in barba ai divieti vigenti. Non è servita a nulla nemmeno la scusa accampata dal proprietario, che ha raccontato di essersi intrattenuto nel bar perché stava brindando assieme agli amici che erano andati a trovarlo per festeggiare il suo compleanno. La smentita, però, è arrivata dal controllo dei suoi documenti, infatti la sua vera data di nascita non aveva nulla a che vedere con il giorno dell’accertamento.

I controlli e le ispezioni dei carabinieri della compagnia di Carrara per il rispetto delle norme anti-covid, andranno avanti anche nei prossimi giorni.

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