È durato solo pochi giorni il piano organizzato da un gruppetto di cinque ragazzini che invece di dedicarsi agli allenamenti in sala pesi, avevano scambiato la palestra come se fosse un bancomat, per arrotondare le “paghette” settimanali ricevute dai genitori. Finita la scuola, i cinque componenti della comitiva di giovanissimi, tutti tredicenni, tranne uno che ha sedici anni, si sono fatti accompagnare in palestra dai rispettivi genitori e poi, dopo l’iscrizione, hanno cominciato regolarmente gli allenamenti in sala pesi.
Nei giorni seguenti, però, i responsabili della palestra hanno cominciato a ricevere alcune segnalazioni di probabili ammanchi di denaro dagli armadietti che si trovano nello spogliatoio maschile. All’inizio sono spariti soltanto pochi spiccioli, però quando la cosa si è ripetuta e sono “scomparsi” 100 euro dalle tasche di un altro frequentatore della palestra, che era stato derubato mentre faceva la doccia, si è creato un clima di generale preoccupazione che ha portato i titolari della struttura ad “alzare la guardia”.
Il terzo episodio, ancora più eclatante, risale ad alcune sere fa, quando da due armadietti chiusi con il lucchetto è stato rubato un portafogli con all’interno 200 euro in contanti e poi un paio di cuffiette. Inoltre, in tutti gli altri mobiletti presenti nello spogliatoio qualcuno aveva rovistato nei borsoni alla ricerca di qualcosa. A quel punto, è partita la segnalazione ai Carabinieri della Compagnia di Carrara, che hanno subito avviato le indagini per ricostruire l’ordine cronologico di tutti i furti, dopo di che poi hanno esaminato l’elenco degli iscritti che avevano fatto ingresso in palestra nelle fasce orarie incriminate.
La svolta investigativa c’e’ stata quando i militari dell’Arma hanno scoperto una singolare coincidenza. Infatti, ogni volta che nello spogliatoio si erano verificati dei furti, risultavano presenti in palestra i ragazzini nuovi iscritti, tanto più che proprio il pomeriggio in cui erano stati manomessi i due armadietti con il lucchetto ed erano sparite le cuffiette insieme al portafogli con i 200 Euro, la comitiva di minorenni al completo aveva interrotto gli allenamenti e poi tutti insieme erano andati via frettolosamente.
La vittima del furto dei 200 euro, inoltre, quella stessa sera aveva ricevuto sul telefonino i messaggi di allarme che indicavano una serie di tentativi di pagamento con una delle carte di credito che gli erano state rubate, effettuati su alcuni siti che vendono i giochi per la playstation. Fortunatamente la maggior parte di quei tentativi non era andata a buon fine grazie al sistema di protezione della carta che necessitava di un codice segreto inviato per sms al proprietario, il quale appena si era accorto di quell’anomalia, aveva immediatamente bloccato tutti i pagamenti. Nel frattempo, però, due pagamenti erano andati a segno, infatti il proprietario del portafogli, oltre al furto dei contanti si era ritrovato anche con duecento euro in meno sul conto in banca. Quella cifra, come dimostrato poi dai Carabinieri, era servita al gruppo di giovanissimi ladruncoli per comprare con i soldi veri le monete virtuali per un gioco di calcio molto famoso fra i teenagers.
A quel punto, i genitori dei ragazzini sospettati di essere i responsabili dei furti sono stati convocati in Caserma dal Maggiore Cristiano Marella, Comandante della Compagnia Carabinieri di Carrara, che alla fine è riuscito a fare piena luce sulla vicenda, smascherando ad uno ad uno i cinque componenti della baby gang. I ragazzini hanno raccontato con dovizia di particolari tutta la serie di furti che avevano commesso in palestra negli ultimi giorni, soffermandosi sull’ultimo episodio che aveva fruttato complessivamente 200 euro in contanti. Appena usciti dalla palestra, uno dei cinque non ha voluto prendere nulla mentre gli altri quattro si sono spartiti il “bottino”, stabilendo per ognuno una percentuale di guadagno, a seconda del ruolo più o meno determinante che avevano tenuto per portare a termine il furto. Così facendo, la quota più bassa è spettata a chi ha fatto solo il “palo”, mentre le somme più consistenti sono finite nelle tasche di chi aveva manomesso gli armadietti e di chi si era preso il rischio di portare via il portafogli dalla palestra.
Sotto gli occhi esterrefatti dei genitori che non si capacitavano di quello che avevano combinato i loro figli, i minori hanno anche “confessato” di aver speso parte di quei soldi per comprare una pizza, inoltre hanno ammesso di aver utilizzato illecitamente la carta di credito rubata per acquistare i giochi della playstation che uno di loro aveva nella propria cameretta.
Al termine delle indagini, i Carabinieri di Carrara hanno recuperato il portafogli rubato che i ragazzini avevano gettato in un campo poco distante dalla palestra, dove fortunatamente c’erano ancora tutti i documenti personali che sono stati poi restituiti alla vittima del furto. Anche le cuffiette sono tornate in possesso del proprietario, così come è stata recuperata una buona parte del denaro contante rubato negli spogliatoi che i minori non avevano ancora speso.
Con l’accusa di “furto aggravato e continuato in concorso” e “indebito illecito di carta di credito rubata”, tutti i minori coinvolti nella vicenda sono stati segnalati alla Procura per i Minorenni di Genova, che dovrà valutare i diversi profili di responsabilità.