I “Cantieri di Narrazione Identitaria” hanno preso vita venerdì mattina al Teatro Cabrini di Pontremoli, dove si è svolta la presentazione e la premiazione dei vincitori del progetto promosso da Anci Toscana e ideato e realizzato dal giornalista Emilio Casalini. Numerose le classi e le scuole del territorio che hanno partecipato e creato veri e propri prospetti con lo scopo di andare a valorizzare e a far conoscere il territorio. Presenti le classi terze e quarte degli istituti di scuole secondarie di secondo grado della Lunigiana: il Liceo Da Vinci, l’IIS Paolo Belmesseri e l’IIS Antonio Pacinotti.
Ognuno ha fatto il tifo per il proprio progetto e per gli studenti che, suddivisi in vari gruppi, sono saliti sul palco per presentare la propria idea, ciò che li ha spinti a valorizzare quel determinato borgo, dettaglio, peculiarità.
Gli studenti si sono mossi fin da subito dopo che, nel mese di febbraio, erano stati protagonisti di un incontro con il giornalista Emilio Casalini, durante il quale lo stesso li aveva spronati a guardarsi intorno, ad utilizzare nuovi paradigmi per leggere il proprio ambiente e proporre idee progettuali per valorizzare, migliorare, modificare il territorio nel quale vivono, “eliminare cose brutte” e inserire “cose belle” nel proprio quotidiano, per il proprio e l’altrui gradimento.
La mattinata è stata un susseguirsi di idee e di sollecitazioni, ricca di esplosioni di gioia da parte dei ragazzi in platea di fronte ad un particolare del proprio territorio o semplicemente alla citazione del nome del proprio paese.
È questo il valore aggiunto che è emerso da questa splendida iniziativa: vedere i ragazzi gioire di fronte alla possibilità di poter dire “Io esisto anche attraverso l’amplificazione del luogo nel quale abito”.
“Tutti dovrebbero sapere dove è Cecina nel comune di Fivizzano, mentre invece nessuno sa dove siamo”, ha commentato una alunna dell’IIS Pacinotti nel presentare il proprio progetto. E altrettanto emozionante è stato l’udire uno studente residente nel comune di Mulazzo, esultare per aver riconosciuto il proprio paese fra le slide di presentazione del progetto da parte di altri studenti.
La ricchezza delle proposte e delle visioni degli studenti ha dato a tutti i presenti l’emozione di poter tornare ad avere fiducia e speranza per il futuro della Lunigiana, per la rigenerazione dell’intero territorio e per la sua possibilità di tornare ad essere luogo di interesse e di piacere.
La giuria, composta da Roberto Cipriani, vicesindaco e assessore rappresentante del comune di Aulla, Silvia Amorfini, rappresentante del comune di Aulla con delega all’Istruzione, Maria Grazia Tortoriello, insegnante di Aulla, Francesca Nobili, assessore alla Cultura del comune di Fivizzano, Annalisa Folloni, sindaco del comune di Filattiera, Clara Cavellini, assessore al Turismo del comune di Pontremoli, Gianni Tarantola, presidente Fondazione Città del Libro, Alessio Bocconi, fiduciario condotta Slow Food Apuana Lunigiana, Paolo Lapi, professore IIS Pacinotti, Leo Forte, pittore, Eleonora Bazzali, rappresentante Coop. Sigeric e Francesca Ferrari, presidente Coldiretti, ha premiato due idee, entrambe votate come prime a pari merito. La prima, elaborata da Francesco Bertoli, Antonio Carlotti e Matteo Barontini dell’IIS Pacinotti, che prevede l’installazione lungo il suggestivo viale dei Chiosi di Pontremoli, di una cartellonistica riportante versi in dialetto composti da Luciano Bertocchi. La seconda invece, proposta da studenti dell’IIS Belmesseri, Eleonora Cavellini, Alice Manetta, Chiara Orioli e Jacopo Petacchi, che prevede la realizzazione di un angolo, lungo uno dei vicoli che portano al Castello del Piagnaro, riportante la leggenda del lupo Mannaro.
Terzi classificati Bottiglieri Beatrice, Agnese Cutaia, Isabella Vakina, Laura Palmieri e Azzurra Guidi, dell’IIS Pacinotti, con il progetto “Un pollice verde” ad Aulla.
Il passaggio di consegne tra i diversi stakeholders del territorio è avvenuto. Ora spetta alle singole amministrazioni comunali il compito di decidere sul da farsi.
Non resta quindi che fare i complimenti, quelli più sentiti e partecipati, a tutti i ragazzi che si sono messi in gioco e si sono prestati a vivere questa splendida avventura; grazie a coloro che, con semplicità e spontaneità, hanno vissuto il palco assumendosi tutti i rischi della situazione.
Negli occhi di questi ragazzi il futuro della nostra terra.