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Calcio Seconda Categoria, l'appello di Costa dell'Usd Monti: "La federazione ascolti le squadrde in difficoltà causa Covid"

Alla seconda lettera in pochi giorni della società sportiva Usd Monti indirizzata alle varie federazioni di appartenenza provinciale e regionale, nella quale si chiedeva una sospensione o un slittamento delle varie competizioni fa seguito un monito sulla delicata situazione Covid che ha colpito le squadre della Lunigiana in queste settimane, in particolare modo i contagi riscontrati dopo alcune partite di Coppa Toscana di fine settembre ed inizio ottobre.

“Buongiorno – scrive il calciatore nella lettera – scrivo per conto di una squadra dilettantistica di Seconda Categoria Toscana, Girone A, in quanto si sono riscontrati problemi gravissimi causa Covid e relative normative e protocolli vari.
Tutto nasce con la prima partita di Coppa, in cui c’è stato un caso di Covid nella nostra squadra, riscontrato dopo di essa. Il risultato è stato quarantena di 14 giorni per tutti i presenti in lista delle due squadre, che sono risultati tutti negativi per giunta.
Chiaramente questo ha posto i giocatori in una situazione di rischio lavorativo grave, perché sia per chi ha un’attività propria, sia per chi è dipendente, il rischio di perdere il lavoro è altissimo. Sia per la quarantena già effettuata, sia per il rischio di doverne fare altre, chi ha una propria attività rischia di chiudere e chi è dipendente (generalmente in piccole aziende) con la quarantena rischia di perdere il lavoro o di compromettere direttamente l’attività di cui è dipendente, e chiaramente i loro datori di lavoro hanno sconsigliato (o peggio) agli atleti di giocare ancora, visto i rischi già citati.

Sentita la federazione, la stessa ha risposto che non sospenderà il campionato, anche se buona parte delle squadre, se non la maggioranza, ha pochissimi giocatori e quindi è sotto numero, addirittura meno di 7. In più ha rincarato la dose dicendo che le squadre che non si presenteranno verranno multate progressivamente, e alla seconda multa verrà radiata la squadra, con la conseguente perdita anche dei vari settori giovanili che invece potrebbero continuare senza problemi attualmente. L’unica soluzione per evitare queste ripercussioni è che se ci si presenti in 7 alla partita, con chiunque, anche gente presa a caso, ed un giocatore simula un infortunio al 1o minuto la partita è persa 3 a 0 senza multa, e questo ricatto pare l’unica soluzione per evitare la radiazione.

Quindi scrivo a voi per aver manforte, perché ascoltino i problemi di squadre che da anni sono presenti sul territorio e sono vere e proprie istituzioni territoriali, con una loro importanza per i vari paesini che non hanno molto da offrire alla popolazione, e perché la loro voce, il loro grido di dolore sia ascoltato, e perché queste possano, appena la situazione sarà più sostenibile, tornare a fare ciò per cui sono nate, ovvero sport, non farse in 7 giocatori, e di certo non sparire per sempre dal calcio.

Chiaramente le due squadre non sono l’unico caso in Toscana, e nemmeno in Italia, ma si parla di centinaia di squadre nella solita situazione.
Malgrado si siano già fatte sentire molte società, anche del solito campionato e girone, la federazione non ha intenzione di agire in merito, quindi chiedo a voi per avere una cassa di risonanza maggiore e smuovere la situazione, trovando una soluzione equa e condivisibile, che sia sospensione e rinvio a gennaio o più avanti del campionato
Con la presente – conclude Costa – si vuole esporre un problema critico che affligge la gestione ed il buon andamento degli sport, come il calcio, in cui sono messi a rischio sia il lavoro che la salute dei partecipanti”.

 

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