Dopo 3 anni di utilizzo, il Comune di Fivizzano ha chiuso il contratto di noleggio dell’autovettura elettrica Volkswagen ID.3 City, attivato nel novembre 2021 con la ditta Brotini S.p.A. di Massa e la società Volkswagen Leasing GmbH di Milano.
Il noleggio, della durata di 36 mesi per un costo mensile di circa 730 euro, era stato scelto dal Comune per avviare una progressiva transizione verso un parco auto più sostenibile, sostituendo i vecchi veicoli a combustione con modelli a zero emissioni (nella determina si legge proprio “avviare la transizione ad un parco auto composto da veicoli ecologici”).
Alla riconsegna del mezzo, avvenuta nel 2025, la società di leasing ha accertato un chilometraggio inferiore a quello previsto dal contratto, riconoscendo all’ente locale una nota di credito di 2.018 euro. Tuttavia, a seguito dei danni materiali riscontrati sulla vettura, stimati in 1.142 euro, la compensazione ha portato a un saldo finale positivo di 875 euro a favore del Comune.
Un esperimento verde che si ferma? La vicenda, in sé di ordinaria amministrazione contabile, racconta però un fatto più ampio: la sperimentazione dell’elettrico nella pubblica amministrazione locale non sempre trova continuità immediata.
Al momento non sappiamo se ci sarà un rifinanziamento per un nuovo veicolo elettrico, ma è chiaro che se non dovesse avvenire, risulterebbe un ritorno al passato che evidenzia la difficoltà, per i comuni montani e rurali, di sostenere una mobilità elettrica stabile: infrastrutture di ricarica insufficienti, tempi lunghi di rifornimento, percorsi impegnativi e costi elevati rendono il “verde” più un ideale che una prassi, almeno per il momento.
