venerdì 11 Aprile 2025

Aulla, soldi dalle multe: quanti sono, dove finiscono e cosa (non) si fa con quei 583mila euro

C’è una domanda che forse non vi siete mai fatti (forse…), ma che riguarda anche voi, soprattutto se avete mai preso una multa per divieto di sosta davanti al bar, o se l’autovelox vi ha beccato a 56 in zona 50 mentre tornavate da Spezia: “Che fine fanno i soldi delle sanzioni?”. Ad Aulla, nel 2024, i soldi sono stati tanti: 583.756,62 euro. Più di mezzo milione, praticamente un piccolo tesoro da videogame da sbloccare.

La scena si apre così: multa dopo multa, una cifra mostruosa. Quello che si può immaginare, visivamente, è una pila di ricevute: tutte quelle multe fatte durante l’anno – per velocità, parcheggi, infrazioni varie – vanno a confluire in un bilancio. Ma non è che si possano spendere come si vuole. No, lo dice il Codice della Strada (artt. 208 e 142): quei soldi vanno reinvestiti per la sicurezza stradale.

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Segnaletica, autovelox, manutenzione, illuminazione, progetti per pedoni, ciclisti e pure i corsi di educazione stradale a scuola. Insomma, è come se chi sbaglia finanziasse una città un po’ più ordinata e sicura.

Andiamo con ordine.

Segnaletica: stanziati quasi 29 mila euro. Ne sono stati spesi meno di 7 mila. Il resto? In panchina, avanza vincolato.

Autovelox e rilevatori: previsti altri 29 mila. Spesi 16.800. Il resto? Ancora parcheggiato.

Strade da sistemare: messi a budget quasi 58 mila euro. Ne sono usciti poco più di 27 mila.

Totale dei soldi non spesi nel 2024? 153.301,04 euro.

In pratica, il 47% dei fondi realmente utilizzabili è rimasto lì, non utilizzato. E attenzione, non è che vadano persi: restano “vincolati”, pronti (forse) a essere spesi in futuro per le stesse voci.

📌 LO SAI COSA SONO I "VINCOLI" DI BILANCIO?

Nel gergo dei bilanci pubblici, un vincolo è come un’etichetta appiccicata sopra una somma di denaro: indica che quei soldi possono essere usati solo per una finalità precisa.  

Nel caso delle multe stradali, il Codice della Strada obbliga i Comuni a usare almeno il 50% dei proventi per interventi di sicurezza stradale: manutenzione delle strade, segnaletica, corsi nelle scuole, acquisto di autovelox o veicoli per la polizia locale.  

Se il Comune non spende subito quei soldi, li mette in un salvadanaio speciale, chiamato “avanzo vincolato”. Sono lì, custoditi, ma non si possono toccare per altri scopi.  

In sintesi: i vincoli non sono un ostacolo, ma una garanzia che quei soldi tornino, prima o poi, a beneficio dei cittadini.

Dietro a queste cifre c’è una realtà molto semplice: i soldi ci sono, ma servono progetti pronti, cantieri avviabili, servizi da attivare. Se tutto rallenta, i fondi rimangono nel limbo: non si usano, ma nemmeno si restituiscono alla comunità.

Un esempio? L’autovelox. Il Comune lo ha affittato, sì, ma nel 2024 ha speso in rilevatori ben 34.389,36 euro. Un quinto di tutto ciò che ha realmente utilizzato. E qui ci si può porre una domanda: investire di più in segnaletica preventiva avrebbe ridotto la necessità di “fare cassa” con l’autovelox?

Le multe non sono solo bastonate: sono strumenti per costruire una città più attenta, più sicura, più giusta, però per funzionare, devono essere parte di un ciclo virtuoso: dal cittadino al Comune e poi di nuovo al cittadino.

Quando quasi la metà dei fondi resta bloccata, significa che qualcosa si è interrotto. Ed è normale che magari, la prossima volta che incrociate un buco in mezzo alla strada o una segnaletica sbiadita, potete pensare che là, da qualche parte, ci sono 153 mila euro che avrebbero potuto fare la differenza.

Fonti:

Delibera di Giunta n. 37 del 01/04/2025 – Comune di Aulla

– Articoli 208 e 142 del Codice della Strada

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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