Continua a far discutere, soprattutto sui social, la protesta di Davide Spediacci il giovane agricoltore che coltiva il fagiolo di Bigliolo che nel pomeriggio di lunedì ha scaricato alcuni quintali di letame davanti al comune di Aulla.
Spediacci, contattato dall’Eco della Lunigiana, spiega: “Ufficialmente non sono stato contattato per multe o importi da pagare, anche se sono stato in caserma dai carabinieri per la denuncia d’ufficio. Immagino che sarò contattato nei prossimi mesi ma sono pronto a pagare per il gesto di protesta che ho fatto. Quando sono andato di fronte al comune di Aulla ero consapevole che avrei avuto delle conseguenze e se dovrò pagare è giusto che i o paghi. Nel frattempo ho nominato un avvocato che mi supporti”.
“Ho scelto il luogo – prosegue Davide – anche se il comune di Aulla non è responsabile del danno all’irrigazione, perchè è un’istituzione. Il giorno prima avevo annunciato su Facebook che alle 19 sarei stato di fronte al municipio, ma lì di fronte non c’era nessuno che ha risposto al mio appello.
Intanto il Consorzio di Bonifica mi ha contattato dal giorno dopo la protesta e ha messo in moto i mezzi e le procedure per riallacciare l’acqua. Ho ricominciato ad irrigare grazie alle pozze create per il pescaggio e domani verrà infilato un nuovo tubo in quello rotto e si potrà riavere di nuovo l’allaccio vero e proprio all’acquedotto agricolo.
Mi hanno spiegato che volendo si potevano attivare le procedure per avere il risarcimento danni dall’assicurazione del Consorzio.
Il mio obiettivo – afferma – non è riscuotere i danni attraverso un avvocato ma ottenere il mio prodotto tipico, il fagiolo di Bigliolo, la promozione del territorio e continuare il mestiere che ho scelto. Appena ho avuto l’acqua infatti ho ricominciato a lavorare a testa bassa sulla terra che è la cosa che voglio e che apprezzo di più”.
La clamorosa azione di Davide, quindi, ha ottenuto un risultato: far si che il Consorzio di Bonifica ripristini la portata d’acqua dall’acquedotto agricolo ai campi. Problema che come ha riferito Spediacci era stato segnalato da lui stesso da anni e mai risolto.
In favore di Davide tanti cittadini che gli hanno dimostrato solidarietà commentando il suo gesto sui social network.
Sempre tramite social alcuni amministratori pubblici, come l’assessora aullese Giada Moretti e la consigliera comunale di Aulla nel Cuore Katia Tomè, ma anche la lista civica Idee in Comune, Michael Santini della Lega Nord hanno manifestato vicinanza ai diritti del giovane agricoltore, seppur in alcuni casi distaccandosi dalla scelta plateale di scaricare il letame di fronte al comune di Aulla, ente che non era preposto al riallaccio dell’acquedotto agricolo. Dello stesso parere la Coldiretti locale, che ha preso le distanze dal tipo di protesta.
Più dura la presa di posizione della lista Aulla nel Cuore che ha dichiarato sulla sua pagina ufficiale: “Il gesto compiuto ieri da Davide è frutto di una esasperazione comprensibile per il problema che sta affrontando e che affligge anche altri lavoratori agricoli.
Purtroppo, però, la sua protesta, che non condividiamo assolutamente nei modi in cui si è realizzata, è indirizzata ad un Ente che non ha alcuna competenza in merito.
Riteniamo opportuno ribadire che l’Amministrazione non era mai stata interessata della problematica, se non nella giornata di domenica e il Sindaco ha provveduto immediatamente, appena ricevuto il post, a sollecitare il Consorzio di Bonifica affinché risolvesse, quanto prima, una problematica così determinante per non perdere il raccolto e veder sfumati la fatica e il sacrificio fatti.
Ci teniamo a sottolineare che le spese per la pulizia e la sanificazione dell’atrio state anticipate dal Comune, che provvederà alla ripetizione della somma nei confronti dell’autore, perché una protesta del singolo non gravi su tutti i cittadini”.
Vi terremo aggiornati sulla prosecuzione di questa vicenda.