«Tutte le strade portano ad Aulla e no, non è una provocazione», dice Riccardo Boggi, direttore di San Caprasio, parlandoci dell’evento di sabato prossimo 28 ottobre.
Sarà questo il titolo e fil rouge di una giornata dedicata ad Aulla come città storicamente “forte ed accogliente”, carattere che con lui ed altri esperti sabato dalle ore 15,30 si scoprirà in conferenze, relazioni storiche, lapide e pane… molto speciale.
Promosso dall’associazione Amici di San Caprasio, con il patrocinio del Comune, l’appuntamento sarà moderato e condotto da Melania Sebastiani, autrice, curatrice, ricercatrice, oltre che memoria (giovane) della comunità aullese.
Partirà, dopo i saluti di autorità, istituzioni e direzione, proprio dal ruolo di nodo viario, economico, territoriale avuto da Aulla fin dall’epoca medievale: «Qui si sono incontrati infatti – spiega Boggi – pellegrini e camminatori, poi traffici di un commercio grande e importante». A dir meglio di questo Fabio Baroni, storico che ripercorrerà la storia della cittadina anche in rapporto a nord e sud ed in particolare alle zone della lucchesia e del genovese. Subito dopo, proprio Riccardo Boggi e Gianfranco Angeloni presenteranno il loro viaggio-racconto con immagini sulle tracce dei pellegrini, dal 2005 accolti da Museo ad essi dedicato e non poco importante.
A seguire, con la Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara si avrà la testimonianza del rapporto con l’attività di ricerca ventennale, mentre con l’Associazione Europea delle Vie Francigene si riscoprirà il ruolo di Aulla nel 2001 fondatrice della stessa associazione.
Insieme a questo, oltre mille anni di accoglienza e vent’anni di lavori saranno celebrati con una lapide-ricordo da svelare e inaugurare: in ricordo di chi è passato, ma anche dei molti che hanno contribuito alla nascita e riscoperta del complesso di San Caprasio con ciò che rappresenta e restituisce. L’evento, che vedrà la partecipazione del consigliere regionale Giacomo Bugliani e di Enrico Giannicchedda, autore degli scavi e ultimo a intervenire – per testimonianze, progetti, prospettive -, si concluderà con un’opera-spettacolo dello chef Rolando Paganini: “pane del pellegrino” rivisitato per l’occasione. Così i presenti potranno concludere assaggiando il pane del Giubileo 2025, in degustazione, edizione… speciale.