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Arrestato il secondo rapinatore e la basista della rapina in gioielleria a Ceparana

I carabinieri della compagnia di Sarzana, a coronamento delle attività investigative relative alla rapina in una gioielleria di Ceparana avvenuta nel gennaio scorso, hanno arrestato, eseguendo un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dall’autorità giudiziaria spezzina, una donna e un uomo, ritenuti rispettivamente la basista e il secondo rapinatore. Il primo presunto rapinatore era infatti stato già arrestato lo scorso mese di marzo.

I fatti risalgono al 21 gennaio, quando a Ceparana un gioielliere, mentre si stava apprestando a chiudere la sua attività, era stato affrontato da due uomini a volto coperto e con le armi in pugno, che dopo avergli puntato la pistola e avere esploso alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio, si erano fatti consegnare gioielli e orologi per il valore di oltre trecentomila euro. La vittima, a causa delle percosse subite, era stata anche ricoverata in ospedale.

Le indagini avviate immediatamente dai carabinieri della compagnia di Sarzana, con il supporto dei colleghi del nucleo investigativo del comando provinciale, avevano già condotto all’identificazione di uno dei due rapinatori, un 45enne rintracciato in provincia di Prato, tratto poi in arresto il 17 marzo scorso, sempre in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip della Spezia.

Dopo mesi di indagini tecniche e riscontri, gli investigatori sono giunti all’identificazione anche del secondo rapinatore, un 40enne anch’egli residente a Prato, e di una donna 45enne residente a Sarzana, che avrebbe avuto il ruolo di basista.

All’epoca dei fatti sentimentalmente legata al primo rapinatore arrestato, è infatti sospettata di aver fornito le informazioni alla coppia di rapinatori su come, dove e quando perpetrare la rapina.

I due sono stati accompagnati caserma a Sarzana per le formalità di rito, dopodiché l’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale della Spezia e la donna sottoposta alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Tutti gli arrestati sono accusati, a vario titolo ed in concorso tra loro, di rapina e lesioni personali aggravate.

Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.

Redazione
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