Sono stati arrestati dalla squadra mobile della Questura della Spezia, diretta dal commissario Capo Lorenzo Mulas – in collaborazione con la squadra mobile di Pistoia – gli autori di una serie di furti consumati e tentati in questo centro cittadino di Spezia nel giugno scorso.
Il blitz – scattato all’alba nel comune di Uzzano, nei pressi di Montecatini Terme (PT) – ha portato alla cattura di due ladri trasferti, una ragazza 17enne e un ragazzo oggi appena 18enne, ma minore all’epoca dei fatti. Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice Tribunale per i Minori di Genova, Lorenzo Fabris, su richiesta della Procura dei Minori,rappresentata da Francesco Alvino.
I giovanissimi arrestati sono due cittadini italiani di origine sinti, abitanti nel pistoiese ma che eseguivano furti in abitazione fuori provincia. Il loro complice, con il ruolo di autista, è stato invece segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia.
Tutto ha inizio a La Spezia il 22 giugno, quando i ragazzi, dopo essersi introdotti all’interno di un condominio del centro città, hanno tentato di forzare la porta di ingresso di un appartamento. I due, filmati dalle telecamere di sicurezza, sono stati ripresi mentre con fare circospetto si avvicinavano uno alla volta al portone del palazzo dissimulando di essere insieme ed estraendo alcuni arnesi atti allo scasso. Dopo aver coperto lo spioncino con della carta ed aver tentato di forzare la porta, non sono riusciti però a penetrare all’interno dell’appartamento, danneggiandone irreversibilmente la serratura.
Il 26 giugno un furto è stato invece consumato in un appartamento in via Napoli dove i proprietari, al rientro, hanno trovato la porta aperta, l’appartamento a soqquadro e numerosi monili d’oro mancanti.
Un nuovo tentativo di furto è stato realizzato dalla stessa coppia in un appartamento di via XXIV Maggio che, seppure vuoto perché sfitto, aveva ancora in funzione il sistema di videosorveglianza interna. Le telecamere hanno ripreso in modo nitido i due dapprima fare ingresso nell’appartamento, per poi aggirarsi per le stanze alla ricerca vana di qualche oggetto prezioso da rubare. L’acquisizione e l’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza hanno permesso di accertare che si trattava degli stessi due autori che, giunti anche questa volta separatamente per non destare sospetti, si erano introdotti all’interno del palazzo compiendo il furto nel brevissimo lasso di tempo in cui il proprietario si era assentato per fare delle commissioni.
Le approfondite indagini della squadra mobile, partite dalle immagini acquisite e dall’audizione di testimoni, hanno permesso di identificare i due autori materiali dei reati che, seppur minorenni, sono già gravati da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
Una certosina attività di analisi di tutte le telecamere di sicurezza cittadine e un attento monitoraggio con l’utilizzo delle più moderne tecnologie investigative hanno permesso poi agli investigatori della squadra mobile di ricostruire tutti gli spostamenti della giovane coppia in città, fino alla individuazione di un complice, un 20enne italiano, che li aveva accompagnati in auto a compiere i furti e li aspettava dopo.
Nei giorni scorsi, i ragazzi sono stati attentamente monitorati al loro ingresso in provincia di La Spezia con un apposito servizio durato per tutto l’arco della giornata e coordinato sul campo dal dirigente della squadra mobile Mulas. Gli investigatori hanno effettuato un attento servizio di osservazione e pedinamento nel corso del quale i ladri sono stati osservati mentre si aggiravano per le vie della città con la chiara intenzione di commettere ulteriori furti, cosa che veniva scongiurata permettendo invece agli operatori di raccogliere ulteriori elementi utili per rafforzare il quadro probatorio.
Nel corso della perquisizione effettuata all’alba di ieri, sono stati rinvenuti i capi di abbigliamento utilizzati dai due minori nel corso delle loro trasferte, inoltre è stato rilevato come gli stessi vivessero in ambienti decisamente sfarzosi, circondati da numerosi beni di lusso verosimilmente acquistati grazie ai proventi dei loro furti.
All’ingresso dell’abitazione era poi presente un kit predisposto per le trasferte: uno zainetto con all’interno guanti, cacciaviti e numerosi altri strumenti da scasso, pronto per l’uso.
I due ragazzi arrestati sono stati accompagnati presso gli istituti di pena minorili maschile di Firenze e femminile di Pontremoli, dove rimarranno a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Genova.