venerdì 13 Dicembre 2024

Ancora un attacco all'Amministrazione aullese da Silvia Magnani sul caso Costa

“Una maggioranza imbarazzante e un documento artigianale scritto male e gestito peggio.
Spiace rilevare l’incapacità politica del sindaco e del vice sindaco. Ora i cittadini si chiedono se esiste una maggioranza politica”. A dirlo è l’ex Sindaco di Aulla Silvia Magnani.

“È scaduto il termine entro il quale il Comune di Aulla, assolvendo al suo compito di garante della salute dei cittadini e della salubrità dell’ambiente, avrebbe potuto opporsi al rilascio da parte della Regione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che consentirà agli impianti Costa di Albiano Magra di aumentare di ben 50mila tonnellate la quantità di rifiuti indifferenziati da trattare nello stabilimento. Grazie alle disattenzioni del sindaco e dell’assessore all’ambiente potranno essere trattate in totale ben 140mila tonnellate di indifferenziato oltre duemila tonnellate di rifiuti pericolosi che potranno arrivare ad Albiano”.
“Il Comune era a conoscenza fin dal luglio scorso ma nessuno, in questi mesi, ha intrapreso azioni politiche e amministrative doverose ricordando mobilitazioni e proteste capeggiate anche dall’attuale vice sindaco. Il Comune di Aulla non ha ritenuto di opporsi né in conferenza dei servizi né coinvolgendo i Cittadini e l’opposizione – attacca duramente Magnani -. Personalmente mi sarei resa disponibile ad appoggiare iniziative concrete per salvaguardare salute e ambiente”.
“La mia storia politica e i miei comportamenti su questo tema sono, a differenza di altri, chiari e lineari. La scelta dell’Amministrazione è stata invece quella di tacere senza dare indirizzi ai dirigenti per preparare un’opposizione anche giuridicamente sostenibile. È un comportamento ingiustificabile da parte del Sindaco Roberto Valettini, che non si è attivato per impedire, con azioni legali e, prima ancora politiche, un provvedimento che avrà gravi ricadute su Albiano”.
“Di fronte a queste gravi inadempienze la maggioranza ha presentato in consiglio comunale un “documento” preoccupante e sconcertante perché, superficialmente (o furbescamente?) non è una mozione e dunque non è vincolante nei confronti del sindaco e dell’Amministrazione”.
“Mancando questi presupposti era perfettamente inutile discuterlo e votarlo tanto più che, già nella prima riga, esclude la partecipazione e il contributo dell’opposizione. Nel testo, tacendo dei nomi dei consiglieri di maggioranza cancellati con un tratto di penna, risultano strafalcioni e incongruenze assortite tanto che sorge spontanea una domanda “Il Sindaco Valettini, ha ancora una maggioranza politica?”.
“Il Vice Sindaco Cipriani, che ieri manifestava per la chiusura della Costa Rifiuti – prosegue Magnani -, è lo stesso che in consiglio comunale ha ammesso candidamente che non ha fatto niente di coerente in due anni di mandato? E i consiglieri votati ad Albiano sono gli stessi che sottoscrivono un documento in cui si accetta come un dato di fatto senza alcuna opposizione l’aumento di 50mila tonnellate di rifiuti trattati nello stabilimento?”.
“Ma nel goffo “documento” si va oltre i confini della farsa fantozziana perché vengono accettate come verità rivelate i pareri di professionisti “già a conoscenza della tematica” che hanno “sconsigliato” il ricorso amministrativo, ma non si tiene conto di uno studio commissionato e pagato dall’amministrazione che chiarisce ed elenca le motivazioni tecniche e giuridiche a sostegno della fermata dell’attività dello stabilimento e della sua incompatibilità con il territorio”.
“Non voglio nemmeno pensare che una vicenda che interessa migliaia di albianesi, e che necessita di una chiara assunzione di responsabilità politica da parte degli Amministratori, sia diventata occasione per attribuzioni di incarichi professionali che portano a conclusioni opposte. Da una parte, infatti, un esperto sostiene la conflittualità dell’azienda con il territorio mentre dall’altra altri professionisti affermano che non sussistono le condizioni per opporsi all’aumento delle quantità trattate”.
“I consiglieri di maggioranza, non so se per ingenuità, chiedono che il Sindaco e la Giunta siano impegnati a “verificare i pareri e le posizioni assunte dai tecnici nelle procedure che hanno interessato i procedimenti conclusivi” ed ancora di “farsi promotore della verifica puntuale del rispetto delle prescrizioni contenute nel provvedimento”.
“Faccio rispettosamente osservare ai firmatari del documento – conclude l’ex Primo Cittadino -, che il Sindaco e gli Amministratori (assessori all’Ambiente in primis) hanno il compito di indirizzare l’azione dei dirigenti che rappresentano l’Amministrazione in Conferenza dei servizi e che sono tenuti “a prescindere” a vigilare sul rispetto delle normative soprattutto in tema di controlli ambientali. Se i consiglieri di maggioranza avvertono la necessità di richiamare il Sindaco ad esercitare le sue funzioni istituzionali di controllo è evidente che ad Aulla siamo passati dal consiglio comunale direttamente su Scherzi a parte”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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