L’ANPI della Toscana ha reagito con fermezza alla proposta avanzata da Fratelli d’Italia di intitolare una strada, una piazza o un parco di Massa a Giorgio Almirante. La questione sarà discussa il 7 maggio 2025 dalla Commissione Toponomastica del Comune, ma la sola ipotesi ha già suscitato polemiche. A far infuriare l’associazione partigiana è anche la tempistica: la notizia è arrivata a ridosso del 10 aprile, data che segna l’ottantesimo anniversario della Liberazione della città, decorata con la medaglia d’oro al valore civile per il suo ruolo nella lotta al nazifascismo.
Secondo l’ANPI, Almirante non può essere oggetto di alcun riconoscimento pubblico. Durante la Repubblica Sociale Italiana fu infatti tra i firmatari del bando del 17 maggio 1944, che prevedeva la pena di morte per i disertori e i renitenti alla leva. Non solo: nel 1942 firmò sulla rivista “La difesa della razza” un articolo apertamente razzista, prova – per l’associazione – del suo coinvolgimento ideologico con le leggi fasciste. Anche nel dopoguerra, Almirante fu protagonista di una lunga attività politica che, secondo l’ANPI, minò i principi della Repubblica nata dalla Resistenza.
Per questo, i presidenti dei comitati provinciali ANPI toscani chiedono una mobilitazione ampia e decisa delle forze democratiche, affinché una simile proposta venga respinta. Intitolare uno spazio pubblico a Giorgio Almirante, ribadiscono, sarebbe un affronto alla memoria storica e ai valori antifascisti su cui si fonda la nostra democrazia.