22 Novembre 2024, venerdì

A Comano una scritta ricorda l’uccisione di Don Sante Fontana

Riceviamo e pubblichiamo da parte di ANPI Licciana Nardi:

Nella giornata di Domenica 7 Luglio la sezione ANPI di Licciana Nardi, Aulla, Comano e Podenzana ha organizzato il suo usuale pranzo sociale annuale, questa volta nel Comune di Comano. Al termine del pranzo, ha avuto luogo una cerimonia molto partecipata organizzata dall’Amministrazione comunale in localitĂ  Camporaghena per ricordare – come ogni anno – i morti del Luglio 1944 durante il rastrellamento da parte della forze nazifasciste, tra cui Don Lino Baldini, giovane parroco della frazione.

La notte stessa, in prossimità di un cippo a memoria della morte di Don Sante Fontana nel Gennaio 1945, è stata realizzata una scritta sull’asfalto a ricordarne l’esecuzione da parte dei partigiani.

Il grande scrittore Italo Calvino una volta ha scritto:

“Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buona fede, più idealista c’erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni. Dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato c’era la lotta per una società più pacifica e democratica, ragionevolmente giusta , se non giusta in assoluto, che di queste non ne esistono.”

L’ANPI riconosce per prima che la Resistenza ha avuto dei momenti oscuri, non nega gli errori commessi negli anni terribili dell’occupazione ed è in prima fila per ricostruire la verità storica anche quando è scomoda; sicuramente avremmo voluto per Don Sante Fontana e anche per chi l’ha ucciso un giusto processo, ma tutto questo non cancella il valore morale della lotta di Liberazione, che ha riabilitato la reputazione del nostro Paese di fronte al Mondo Libero ed ha portato l’Italia ad essere indipendente, democratica e repubblicana.

Chi ha imbrattato la pubblica via ricordando maldestramente l’uccisione di Don Sante Fontana da parte dei partigiani pensa di provocarci ma non sa chi siamo e non conosce la nostra forza, non conosce la nostra onestà intellettuale, non sa del nostro impegno a difendere la memoria di chi ha combattuto per la Libertà, non sa la nostra determinazione nel difendere ancora oggi i valori costituzionali che così faticosamente e dolorosamente sono stati conquistati anche per lui, non sa che non raccogliamo le provocazioni di un anonimo vigliacco.

Ma, nel rispetto e nella volontà di ricordare tutta la Storia di Comano, chiediamo a tutti se sia giusto riconoscere più onorevole il comportamento di Don Sante Fontana, delatore delle opinioni dei suoi parrocchiani alle forze fasciste o il comportamento di Don Lino Baldini, che nei suoi 28 anni preferì la morte pur di proteggere dal rastrellamento i parrocchiani che gli erano stati affidati, a prescindere dalla loro fede politica.

Dato il successo della bella giornata di Domenica 7 Luglio, cogliamo l’occasione per invitare tutti il prossimo anno a ricordare ancora più numerosi i caduti di Camporaghena e a dedicare pensieri o graffiti anzi a Erminio Bertoli di Cattognano, pericoloso criminale ucciso dai nazifascisti il 3 Luglio mentre pascolava le sue pecore. Aveva 11 anni.

Redazione
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