Riceviamo e pubblichiamo:
Riflessioni su pacifismo, guerra, femminismi.
Il 24 febbraio saranno due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina il mondo appare ancora più impazzito: sotto i nostri occhi l’orrore del genocidio in Palestina e la folle accelerazione dei conflitti in Medio Oriente, chiaro segnale di una ulteriore folle corsa verso un conflitto mondiale.
La logica patriarcale della guerra come unica risoluzione di conflitti, la derisione svilente del pacifismo, la stigmatizzazione delle pratiche femministe contro la guerra, l’accettazione silente della politica verso il tentativo sionista di cancellare il popolo palestinese fissano parte della fragilità, e pericolosità, della politica, e dell’umano, di questi ultimi decenni. ‘Serve’ con urgenza un mondo dove corpi e territori siano liberi dalla violenza e dalla guerra, “serve” fermare il genocidio in Palestina ora.
Ne parleremo con Luisa Morgantini, già eurodeputata, vicepresidente del Parlamento dell’Unione Europea, componente della Commissione del Consiglio Europeo per le relazioni con il Consiglio Palestinese, fondatrice della rete internazionale Donne in Nero contro la guerra e la violenza. Ha fondato ed è presidente dell’associazione Assopace Palestina.
L’iniziativa è coorganizzata da Arci Massa Carrara e Archivi della Resistenza.