Riceviamo e pubblichiamo da parte di Accademia Apuana della Pace
Siamo testimoni di morte e distruzione inimmaginabili nella Striscia di Gaza e in Israele. All’attacco terroristico criminale di Hamas con uccisione di oltre 1400 civili , è seguita la risposta altrettanto criminale di Netanyau e dell’esercito israeliano con il bombardamento di abitazioni, chiese, moschee, scuole, ospedali e l’invasione via terra di Gaza, uccisione di civili (ormai siamo a oltre 10000 civili, oltre 4000 bambini) lasciati senza acqua, carburante cibo medicine.
La Striscia di Gaza è un fazzoletto di terra, ad alta densità di popolazione, senza alcuna via di fugané luoghi sicuri in cui trovare rifugio. A Gaza, le Nazioni Unite hanno dichiarato che l’acqua, il cibo, il carburante, le forniture mediche e persino i sacchi per i cadaveri si stanno esaurendo a causa dell’assedio.
L’ONU ha avvertito che le persone, in particolare i bambini piccoli, inizieranno presto a morire per grave disidratazione. I quartieri sono stati distrutti e trasformati in macerie. I palestinesi in cerca di sicurezza non sanno dove andare. Molti di coloro che si sono trasferiti dal nord di Gaza al sud dopo l’ordine di trasferimento dell’esercito israeliano sono stati bombardati mentre cercavano di fuggire o una volta arrivati nel sud di Gaza.
Stiamo assistendo al genocidio a Gaza.
Il mondo non può più aspettare ad agire.
Chiediamo di dare priorità alla salvaguardia della vita umana sopra ogni altra cosa, attraverso il cessate il fuoco e la deposizione permanente delle armi, e siano fatte immediatamente alcune azioni:
- Consegna di assistenza salvavita, inclusi cibo, forniture mediche, carburante e la ripresa dell’elettricità a Gaza, oltre al passaggio sicuro del personale umanitario e medico.
- Liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas.
- Annullare gli ordini del governo di Israele di lasciare il nord di Gaza da parte dei civili.
- Consentire ai pazienti in condizioni critiche di essere evacuati per cure urgenti.
Riportiamo le parole di di Michal Halev, madre di Laor Abramov, assassinato da Hamas il 7 ottobre: “Chiedo al mondo: fermate tutte le guerre, smettete di uccidere le persone, smettete di uccidere i bambini. La guerra non è la risposta. La guerra non è il modo in cui si aggiustano le cose. Questo paese, Israele, sta attraversando un periodo di orrore… E so che le madri di Gaza stanno attraversando un periodo di orrore… Nel mio nome, non voglio vendetta“