lunedì 23 Dicembre 2024

Fivizzano si prepara per il Lunigiana Cinema Festival

A Fivizzano nella cornice del giardino del Palazzo Fantoni Bononi (Museo della Stampa) torna, come ogni estate, l’appuntamento con il LUNIGIANA CINEMA FESTIVAL. Cinema, Libri, Musica, Ambiente e Diritti Umani il 30 giugno,1 e 2 luglio con tanti even­ti, ospiti e appuntamenti imperdibili. 

La manifestazione, incentrata sulle tematiche dei diritti umani, dell’ambiente e sulla tutela e il rispetto per il territorio, propone interessanti appuntamenti con registi, autori, scrittori e musicisti, proiezioni di cortometraggi, documentari, libri e concerti dal vivo che affrontano tematiche accattivanti e di grande attualità.

In queste edizione, nel corso delle serate, prenotando, sarà inoltre possibile godersi un aperitivo Slow Food con prodotti del territorio.

Il festival vede la direzione artistica del regista e sceneggiatore Daniele Ceccarini e negli anni ha ospitato importanti nomi del panorama nazionale quali Licia Colò, Erika Blank, Francesco Niccolini, Franco Arminio, Daniele Biacchessi, Giovanni Lindo Ferretti. 

Il Lunigiana Cinema Festival vede il patrocinio del Comune di Fivizzano, Apuania Film Commission e Associazione culturale Pavlova. Ed è realizzato grazie al supporto ed alla collaborazione dell’ Assessorato alla cultura e turismo comunale, all’associazione LUNAE, Passi Paesi e Parole e Arci Agogo Aps.

Inizierà Venerdì 30 giugno alle 18.30 con lo scrittore e traduttore  Marino Magliani, vincitore e finalista di numerosi premi nazionali, è stato tra i 12 finalisti nella LXXVI edizione del Premio Strega che presenterà  il suo ultimo libro “Il bambino e le isole”.  Un romanzo sognante e ispirato. Un omaggio a Calvino nel centenario della nascita. “Un uomo, verso la fine della sua breve vita, giunge a Sanremo. Si chiama Walter Benjamin, ha con sé una valigia di libri illustrati per bambini. Nella città delle palme incontra un ragazzino di nome Italo. È Italo Calvino. Walter gli vorrebbe far scrivere la storia di un pallone che si perde nei vicoli e oltrepassa i binari. Il bambino non ci sta a lasciare oltre i binari il pallone e nello stesso tempo non può disubbidire all’ordine della madre: i binari non si attraversano. I due si rivedranno solo tre o quattro volte e mai più sapranno che quel pallone è esistito davvero, che bisognava cercarlo lungo i binari a costo di metterci tutta la vita e di più”.

Alle 21 inizierà la cerimonia di premiazione con la proiezione dei cortometraggi finalisti e fuori concorso e le menzioni speciali ai lavori più meritevoli. 

I cortometraggi finalisti che affrontano tematiche importanti e attuali, sono suddivisi nella sezione diritti umani, tema libero, ambiente e territorio verranno annunciati nei prossimi giorni. Durante la serata l’antropologa Maria Molinari presenterà il documentario “Se chiudo gli occhi vedo i monti”di Giacomo Agnetti della durata di 30′. 

Maria Molinari ha fondato l’Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia, ed è considerata tra le personalità più adatte a dare una lettura critica e consapevole delle trasformazioni in atto nel panorama montano odierno.

Sabato 1 luglio il festival si apre alle 18:00 la scrittrice Emilia Petacco presenterà il libro di Francesca Nobili dal titolo: “Una manciata di terra un sorso d’acqua”.

Seguiranno due appuntamenti speciali realizzati in collaborazione col circolo arci Agogo Aps:  alle 18:30 l’incontro Il futuro è Mediterraneo, con Simohamed Kaabour presidente di CoNNGI (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane) insegnante di educazione civica, cultura e lingua araba al liceo internazionale Deledda di Genova. Alle 19:30 Silvia Chiarantini , autrice del libro “Parkour, la mia cucina sconfinata in movimento”, parlerà di acrobazie culinarie, ricette senza confini  e ci racconterà le sue esperienze in Palestina. 

Alle 21:15 proiezione del docufilm Talien di Elia Moutamid, alla presenza del regista. Un documentario che ha ottenuto importanti e numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali  tra i quali il premio come Miglior documentario al Torino Film Festival e il Nastro D’Argento premio nazionale della critica cinematografica.

Il film è la storia di Abdelouahab, Aldo,  che dopo quasi quarant’anni in Italia decide di tornare a casa, in Marocco. Ilyass, Elia, suo figlio, che ora ha trentaquattro anni, cresciuto in Lombardia, si unisce a questo viaggio di ricordi e storie. Un viaggio che è l’occasione di un padre e di un figlio per spiegarsi, capirsi, incontrarsi. Capire la forza di un legame nel momento del distacco. L’identità culturale, legami famigliari e il tema complesso dell’immigrazione fanno da sfondo alla storia del rapporto tra un padre ed un figlio durante questo viaggio che li porterà in Marocco, passando per la Francia e la Spagna. Uno sguardo delicato e raro sulla mentalità di un’Europa in cambiamento.

Domenica 2 luglio si apre alle 18:30  con l’incontro con l’autore:Mauro Agnoletti, professore associato presso il Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agricoli Alimentari e Forestali (GESAAF) dell’Università di Firenze che presenterà Atlante dei boschi italiani: un viaggio straordinario alla scoperta di 58 boschi speciali della penisola italiana, di cui racconta storia e caratteristiche peculiari. 

A seguire Marco Rovelli presenta il libro “Soffro dunque siamo: Il disagio psichico nella società degli individui”. 

Grazie a una ricerca lucida e incentrata sulle testimonianze dirette di chi dal disagio psichico è stato travolto e di chi si sforza ogni giorno di comprenderlo e curarlo, Rovelli mostra la profonda connessione esistente tra le nuove psicopatologie e una società «degli individui» in cui vige l’imperativo della prestazione e della competizione. E riflette su come la psichiatria egemone concepisca la «malattia mentale» come il frutto di una macchina cerebrale malata e da riparare, escludendo la dimensione psicosociale sia come fattore generativo, sia come cura.

Alle 21:15 si chiude in bellezza con il concerto di MARCO ROVELLI, PAOLO MONTI e SERENA ALTAVILLA Live in  CONCERTO D’AMORE  

Una serie di canti d’amore della tradizione popolare italiana con la voce di Marco Rovelli e Serena Altavilla, e arrangiati dalle chitarre elettriche di Paolo Monti (che come progetto solista drone/ambient è The Star Pillow), le sue spazializzazioni sonore, combinando la bellezza cristallina di armonie e melodie secolari, e un sound elettrico (arricchito, nell’album, dalle chitarre di Teho Teardo, Cesare Basile, Bruno Dorella, Dome la Muerte, Rocco Marchi).

Per informazioni è possibile contattare gli organizzatori ai numeri 3459087179 / 3479224622

Si ricorda che per l’aperitivo serale è indispensabile la prenotazione al 348722748

Redazione
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