Una estate così devastante, dal punto di vista climatico, non si vedeva dal 2003.
Le temperature, che potrebbero superare i 40 gradi nei prossimi giorni, rendono necessario mettere in pratica una serie di comportamenti virtuosi, in particolare da parte delle persone più anziane, quelle maggiormente vulnerabili.
Pertanto, la Società della Salute della Lunigiana rende pubblico un decalogo su come affrontare le ondate di calore, dieci semplici consigli generali per convivere con questa afa terribile senza rischi per la salute.
A rischiare di più, infatti, sono le persone anziane, specialmente se malate e in solitudine, le quali possono sviluppare rapidamente disidratazione, subire un aggravamento delle patologie croniche o essere vittime di un colpo di calore.
Quindi, dieci semplici regole comportamentali sono in grado di limitare l’esposizione alle alte temperature; facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione; ridurre i rischi nelle persone più fragili (persone molto anziane, persone con problemi di salute, che assumono farmaci, neonati e bambini molto piccoli).
1) Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, evitando di uscire dalle ore 11 alle ore 18.
2) Indossare un abbigliamento adeguato e leggero.
3) Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro, schermando le finestre esposte al sole, chiudendole il giorno e aprendole la sera e la notte.
4) Ridurre la temperatura corporea, facendo bagni e docce con acqua tiepida.
5) Ridurre il livello di attività fisica nelle ore più calde della giornata.
6) Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta, bevendo almeno due litri di acqua al giorno.
7) Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina, aprendo gli sportelli prima di salire, se si entra in un’auto parcheggiata al sole.
8) Conservare correttamente i farmaci, quindi lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta.
9) Adottare precauzioni particolari se si è a rischio, consultando il medico per un eventuale aggiustamento della terapia se si è anziani e con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete etc.).
10) Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio.