Riceviamo e Pubblichiamo da parte di Michele Moscatelli e Luisito Caldi.
“Abbiamo appreso dalla stampa dell’ennesima passerella elettorale del Presidente della Toscana, Eugenio Giani, sulle strade di Mulazzo. Venire adesso significa strumentalizzare i problemi del territorio, che non sono mai stati risolti: ad affiancarlo i due candidati Sindaci della sinistra, Novoa di Italia Viva e Santi del PD”.
“Noi, e lo diciamo con chiarezza, stiamo da un’altra parte e siamo orgogliosamente di centrodestra.
Ma una domanda vorremmo farla a Novoa e Santi: loro sulla sanità, la pensano come Giani? Perché non dicono una parola a Giani sull’ospedale di Pontremoli?”.
“E sui trasporti? Cosa dicono di tutte le linee che la regione, con Autolinee Toscane, si accinge a tagliare? Le porteranno loro, le persone a destinazione? Noi, a Novoa e Santi, che hanno amministrato insieme fino ad un mese fa, abbiamo sempre fatto opposizione: Novoa sia accinge a fare il terzo mandato, Santi vuole sostituirlo, ma in entrambi i casi, a Mulazzo, è destinato a non cambiare niente”.
“Sulla sanità e sui trasporti i candidati a Sindaco Novoa e Santi sono sonoramente bocciati perché in tutti questi anni non hanno mosso un dito e neanche detto una parola, attenti a stare supini al loro capo Giani. Per questo occorre la discontinuità e occorre dire che noi, al contrario degli ex rappresentanti del centrodestra che sono corsi alla corte di Novoa o di Santi, siamo coerenti e leali al centrodestra. Un messaggio lo vogliamo dare anche agli elettori: votare PD o Italia Viva significa condannare Mulazzo alla retrocessione demografica ed economica”.