8 Novembre 2024, venerdì

A La Spezia apre il cimitero per gli animali da affezione

È stato presentato ieri mattina il nuovo cimitero degli animali da affezione presso il Cimitero Urbano dei Boschetti della Spezia, attivo a partire da subito. L’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Peracchini, rappresenta una delle poche realtà in Italia con un’area destinata a questa funzione e la seconda per la Liguria. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di assicurare la continuità del rapporto affettivo tra i proprietari e i loro animali deceduti, oltre che garantire la tutela dell’igiene pubblica, della salute della comunità e dell’ambiente. Oltre l’inumazione degli animali, sarà inoltre possibile la tumulazione delle ceneri degli animali d’affezione, nel loculo, nell’ossario cinerario o nella sepoltura di famiglia insieme alla salma o alle ceneri del padrone. 

“La tumulazione degli animali domestici in uno spazio loro dedicato o nella tomba del padrone è un atto di civiltà e riconoscenza verso quegli animali che ci hanno accompagnato lungo la nostra vita -. Dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Posso parlare a titolo personale del lutto che la mia famiglia ed io abbiamo attraversato quando è venuto a mancare Dream, il nostro primo collie, dopo tantissimi anni in cui era parte integrante del nostro quotidiano. Avremmo voluto seppellirlo qui, alla Spezia, ma non era possibile. Oggi finalmente lo è”.

Bozzetto realizzato dai ragazzi del liceo artistico

“La nostra Città registra circa 10mila cani su 90 mila abitanti, 40mila in tutta la Provincia: è chiaro che la cultura e la sensibilità nei confronti del modo di vivere e convivere con gli animali è radicalmente cambiato negli ultimi anni, ma non dobbiamo pensare che sia un’invenzione della contemporaneità”.

“Recentemente in Egitto è stato scoperto il più antico cimitero di animali domestici che risale al I secolo d.C. : un luogo in cui i resti degli animali domestici venivano sepolti non in modo disordinato ma riposti con cura, spesso ricoperti con panni o accompagnati con monili appartenenti ai loro padroni. Sintomo di un rispetto per la vita in realtà già antichissimo”.

“Lo stesso rispetto della vita che deve essere proprio dell’uomo, verso qualsiasi forma di vita, è chiarissimo anche nel Cantico delle Creature di San Francesco, primo testo italiano scritto in volgare. La consapevolezza che tutti gli esseri viventi hanno il medesimo Creatore è il motore di un rispetto di tutta la vita presente sulla terra,  e la sensibilità morale e la nobilità d’animo di un uomo sono rivelate anche dal modo in cui tratta gli animali”.

“In questo senso, la  nostra Città deve essere orgogliosa per il grande passo di civiltà che negli ultimi anni è stato fatto nella tutela degli animali. Istituire il cimitero degli animali, un’esigenza che è nata da tanti cittadini e associazioni che lo hanno sollecitato, è solo l’ultimo esempio di una discontinuità con il passato verso una cultura diversa, di consapevolezza maggiore, nel rapporto con gli animali. Abbiamo infatti promosso una vera e propria rivoluzione del canile municipale, oggi fiore all’occhiello riconosciuto in tutta Italia grazie a un’infrastruttura d’avanguardia, il nuovo gattile, le aree sgambatura, abbiamo istituito il soccorso per animali selvatici, il nucleo tutela animali della polizia municipale, favorito la presenza in città di circhi senza animali, abbiamo censito le colonie feline, tutelato la fauna in tutti i parchi”.

“La Spezia è una città amica degli animali e che davvero si è lasciata ispirare da quella massima di Ghandi che dice che la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui si trattano gli animali”.

“Una società deve rispettare tutti: esseri umani e animali – ha spiegato l’assessore Giulia Giorgi – partendo da questo principio abbiamo fortemente voluto, anche perché i nostri concittadini ce lo hanno chiesto, dedicare un luogo per dare degna sepoltura  ai nostri compagni di vita. Una società si valuta anche per come tratta i propri animali che sono parte integrante di una famiglia. Questo è solo l’ultimo tassello di una serie di azioni  per rendere la convivenza tra uomo e animala migliore. Oggi abbiamo un canile tra i migliori di Italia che accoglie e rende la vita dei randagi dignitosa evitando problemi dovuti all’abbandono, una pratica ancora troppo diffusa. Inoltre abbiamo realizzato aree sgambatura e molto altro. Da oggi anche i proprietari di animali da affezione avranno la possibilità di avere un luogo in cui dare degna sepoltura ai loro amici.”

“Un risultato importante per Spezia e per gli spezzini – ha dichiarato l’assessore Filippo Ivani -. Il nostro cimitero animali sarà il primo in Liguria a gestione comunale e uno dei primi in Italia. Gli animali d’affezione sono diventati parte integrante delle nostre vite ed è giusto ricordarli dopo la vita”. 

“Come assessore ai servizi cimiteriali ho lavorato un anno interno insieme agli uffici per arrivare a questo risultato e siamo orgogliosi di averlo raggiunto. Un ringraziamento particolare al Liceo Artistico per aver realizzato il bozzetto grafico che andrà poi a decorare il cimitero degli animali.”

All’ingresso dell’area è stato presentato un bozzetto per la predisposizione di un pannello decorativo che sarà posizionato sul muro di fondo del campo, realizzato dagli studenti del Liceo Artistico “Cardarelli”

Un ringraziamento alla Preside Sara Cecchini ed alle Professoresse Pedemonte e Niccoli che hanno seguito i ragazzi nella realizzazione del bozzetto.

I cittadini possono rivolgersi direttamente ai servizi cimiteriali per avere informazioni o procedere per la sepoltura dell’animale. Inumare animali da affezione nel campo ad essi destinato all’interno del cimitero urbano dei Boschetti ha un costo di 140 euro per 5 anni, l’inserimento delle ceneri animali da affezione nel tumulo insieme alla salma del proprietario costa il 10% del costo della concessione del loculo proporzionato al numero di anni mancanti alla scadenza della stessa, mentre l’inserimento delle ceneri degli animali d’affezione nell’ossario o cinerario insieme alle ceneri o ai resti ossei del proprietario ha il 25% del costo della concessione dell’ossario o cinerario proporzionato al numero di anni mancanti alla scadenza della stessa.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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