Riceviamo e pubblichiamo:
La banda del buco della Foce ritorna a scadenze elettorali regolari. Oggi è l’accoppiata PD-ForzaItalia ad avanzarlo, giusto per ricordare che il voto a Eugenio Giani in regione Toscana sarebbe servito a fermare la destra.
Una destra trasversale negli intenti che vive ancora del fallimentare ideale delle grandi opere, spesso distruttive ,che porta danni ambientali, che mina gli equilibri dei borghi locali e che spesso sono calamite per la criminalità organizzata.
Nonostante questo nel 2021, in pieno recupero di ritmi di vita più lenti, più vicini ai ritmi della natura, quando il COVID ci sta provando ad insegnare il massimo rispetto per gli equilibri naturali, in questo scenario, ci troviamo di fronte ad una mozione che andrà in discussione in Consiglio Regionale per avanzare l’ipotesi del traforo della Foce. Polveri, traffico, inquinamento, caos acustico per il borgo di Mirteto sul quale verrà caricato tutto il disagio di un’opera non inutile, ma deleteria.
Ai consiglieri Bugliani e Stella, in questa nuova alleanza destrorsa, non possiamo che augurare buona fortuna nella loro disgraziata idea, nel loro intento distruttorio di un territorio che ha già dato segnali preoccupanti di instabilità geologica.
Mentre nelle città più avanzate si sviluppano e progettano sistemi e modelli di trasporti innovativi attenti all’ambiente e alla integrità delle comunità, e la stessa politica lancia il proprio sguardo oltre i fallimenti del passato, da noi continua a dominare il pensiero distruttivo che la storia recente ha più volte condannato come ecologicamente intollerabile. Da parte nostra metteremo in campo tutti gli strumenti necessari per fermare uno scempio ambientale sul nostro territorio e salvaguardare la salute della cittadinanza.