6 Maggio 2024, lunedƬ
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Predatori: 500 attacchi in dieci anni in provincia di Massa Carrara, task force per salvare allevamenti

I lupi sono entrati in quattro stalle nel 2019. A certificarlo sono state le denunce da parte degli allevatori. Ma le predazioni da parte di ibridi e lupi, sono molte di piĆ¹. Coldiretti Massa Carrara stima in almeno 500 gli episodi negli ultimi dieci anni. 50 ogni anno mediamente. Molti attacchi non vengono infatti nemmeno denunciati.

Lā€™emergenza predazioni, che con frequenza popola le pagine delle cronache locali, trova finalmente una risposta da parte della Regione Toscana che, su pressing di Coldiretti, ha finalmente istituito una ā€œtask forceā€ con lā€™obiettivo di salvare le centinaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi dai predatori. La task force si occuperĆ  di affrontare e fronteggiare le problematiche causate agli allevamenti dalle popolazioni di lupo, ibridi cane lupo e cani inselvatichiti incustoditi.

ā€œUn plauso alla vicepresidente della Giunta con delega allā€™Agroalimentare Saccardi per aver compreso la delicatezza e gravitĆ  del problema, con i casi emblematici che abbiamo avuto modo di illustrare in piĆ¹ momenti ed occasioni di confronto. ā€“ commentaĀ Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Serve responsabilitĆ  nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggioā€.Ā 

Non si possono lasciar morire pecore e vitelli e costringere alla fuga decine di famiglie che da generazioni popolano le montagne ā€“ insiste Coldiretti – ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversitĆ  perduta con il recupero delle storiche razze italiane. La presenza di branchi di lupi sta scoraggiando in molte aree lā€™attivitĆ  di allevamento mettendo a rischio anche il tradizionale trasferimento degli animali in alpeggio che, oltre ad essere una risorsa fondamentale per lā€™economia montana, rappresenta anche ā€“ sottolinea ancora la principale organizzazione agricola ā€“ un modo per valorizzare il territorio e le tradizioni culturali che lo caratterizzano.

ā€œSenza i pascoli ā€“ analizza la Ferrari – le montagne muoiono, lā€™ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le cittĆ . Negli ultimi anni si ĆØ infatti reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie al fine di proteggerle da attacchi di lupi e cani randagi poichĆ© recinzioni e cani da pastori spesso non sono stati sufficienti per scongiurare il pericolo. La frequenza degli attacchi da parte dei lupi, non solo in alta montagna, ĆØ ormai davvero elevataā€.Ā 

Per far fronte a quella che ĆØ una vera e propria emergenza nazionale, Coldiretti sta portando avanti il lavoro ministeriale affinchĆ© il problema sia contenuto ma occorre lavorare anche sulla prevenzione con la realizzazione di opere di protezione, quali ad esempio la costruzione-ristrutturazione delle stalle, i sistemi fotografici di allarme e la costruzione di recinti per la permanenza notturna degli animali. ƈ anche necessario ā€“ aggiunge Coldiretti ā€“ garantire efficienza ed efficacia nel sistema di accertamento e risarcimento dei danni per garantire un completo reintegro della perdita di reddito affinchĆ© la convivenza tra lā€™animale e lā€™uomo non porti allā€™abbandono dellā€™attivitĆ  di allevamento.

ā€œNon sarebbero solo gli allevatori a perderci, ma lā€™intera comunitĆ  poichĆ© ā€“ conclude il presidente di Coldiretti ā€“ i pastori attraverso la loro opera conservano e valorizzano la montagna e le sue tradizioniā€.Ā 

Redazione
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