I lupi sono entrati in quattro stalle nel 2019. A certificarlo sono state le denunce da parte degli allevatori. Ma le predazioni da parte di ibridi e lupi, sono molte di piĆ¹. Coldiretti Massa Carrara stima in almeno 500 gli episodi negli ultimi dieci anni. 50 ogni anno mediamente. Molti attacchi non vengono infatti nemmeno denunciati.
Lāemergenza predazioni, che con frequenza popola le pagine delle cronache locali, trova finalmente una risposta da parte della Regione Toscana che, su pressing di Coldiretti, ha finalmente istituito una ātask forceā con lāobiettivo di salvare le centinaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi dai predatori. La task force si occuperĆ di affrontare e fronteggiare le problematiche causate agli allevamenti dalle popolazioni di lupo, ibridi cane lupo e cani inselvatichiti incustoditi.
āUn plauso alla vicepresidente della Giunta con delega allāAgroalimentare Saccardi per aver compreso la delicatezza e gravitĆ del problema, con i casi emblematici che abbiamo avuto modo di illustrare in piĆ¹ momenti ed occasioni di confronto. ā commentaĀ Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Serve responsabilitĆ nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggioā.Ā
Non si possono lasciar morire pecore e vitelli e costringere alla fuga decine di famiglie che da generazioni popolano le montagne ā insiste Coldiretti – ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversitĆ perduta con il recupero delle storiche razze italiane. La presenza di branchi di lupi sta scoraggiando in molte aree lāattivitĆ di allevamento mettendo a rischio anche il tradizionale trasferimento degli animali in alpeggio che, oltre ad essere una risorsa fondamentale per lāeconomia montana, rappresenta anche ā sottolinea ancora la principale organizzazione agricola ā un modo per valorizzare il territorio e le tradizioni culturali che lo caratterizzano.
āSenza i pascoli ā analizza la Ferrari – le montagne muoiono, lāambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le cittĆ . Negli ultimi anni si ĆØ infatti reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie al fine di proteggerle da attacchi di lupi e cani randagi poichĆ© recinzioni e cani da pastori spesso non sono stati sufficienti per scongiurare il pericolo. La frequenza degli attacchi da parte dei lupi, non solo in alta montagna, ĆØ ormai davvero elevataā.Ā
Per far fronte a quella che ĆØ una vera e propria emergenza nazionale, Coldiretti sta portando avanti il lavoro ministeriale affinchĆ© il problema sia contenuto ma occorre lavorare anche sulla prevenzione con la realizzazione di opere di protezione, quali ad esempio la costruzione-ristrutturazione delle stalle, i sistemi fotografici di allarme e la costruzione di recinti per la permanenza notturna degli animali. Ć anche necessario ā aggiunge Coldiretti ā garantire efficienza ed efficacia nel sistema di accertamento e risarcimento dei danni per garantire un completo reintegro della perdita di reddito affinchĆ© la convivenza tra lāanimale e lāuomo non porti allāabbandono dellāattivitĆ di allevamento.
āNon sarebbero solo gli allevatori a perderci, ma lāintera comunitĆ poichĆ© ā conclude il presidente di Coldiretti ā i pastori attraverso la loro opera conservano e valorizzano la montagna e le sue tradizioniā.Ā