“Il piano Tari arrivato dall’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) contiene cospicui aumenti per tutti i Comuni ed è irricevibile. Aumentare i costi in questo momento è una cosa inammissibile. Il Comune di Tresana lo rispedisce al mittente”. A dichiararlo è il sindaco Matteo Mastrini che interviene sul piano di tariffazione dei rifiuti.
“La Regione, togliendo la gestione dei servizi ambientali all’Unione dei Comuni per trasferirla alla catena Ato-Reti Ambiente, ha ripetuto lo stesso errore già commesso in passato, replicando il modello sanità anche con i rifiuti e con l’acqua – prosegue Mastrini – Aree vaste dove decidono i dirigenti su delega della politica, ma con meno conoscenza dei problemi, meno ascolto, meno democrazia.
Una politica ormai delegante, che non si assume responsabilità e prende ordini da altri.
Una grave errore della Regione togliere i servizi ambientali all’Unione dei Comuni, ormai svuotata delle funzioni più importanti.
Un ente, l’Unione, progressivamente indebolito, prima della bonifica (per creare i consorzi), poi dell’ambiente (per creare Reti Ambiente).
A proposito della SpA, dove sono finite le rassicurazioni circa il contenimento dei costi?
Come si può pretendere di iniziare questo percorso aumentandoli?
Come si può permettere di contenerli tagliando i servizi?
Questi sono gli effetti della nuova gestione in house providing, per cui qualcuno parla di gestione finalmente pubblica, quando invece i Comuni soci non decidono più niente.
Esattamente come per l’acqua – conclude il sindaco di Tresana – Avevamo detto che, quello delle partecipate, era, per noi, il modello peggiore: lo stiamo vedendo”.
I servizi devono essere organizzati sulle esigenze dei cittadini e non il contrario.