Settimana intensa e particolarmente impegnativa sotto il profilo del soccorso pubblico per i poliziotti della Sezione Volanti della Questura di Massa Carrara. Nel giro di pochi giorni si sono trovati ad affrontare tre gravi emergenze “sociali” che hanno sfiorato di trasformarsi in eventi tragici per le vittime e che invece hanno avuto un lieto fine solo grazie alla tempestività e professionalità degli operatori intervenuti, permettendo di risolvere situazioni di rilevante criticità per i malcapitati cittadini.
Tutti i “salvataggi” sono stati possibili grazie ad una vincente e fattiva collaborazione tra Polizia di Stato e cittadini.
È la tarda serata del 13 settembre scorso, quando la Sala Operativa della Questura riceve una segnalazione da un cittadino che in una via del centro città aveva notato la presenza di un giovane con intenti suicidi.
Immediatamente gli agenti sono intervenuti sul luogo segnalato ed effettivamente hanno trovato un ragazzo che aveva oltrepassato il parapetto delimitante il cd “ponte di Trieste”, rischiando in tal modo di precipitare nel vuoto.
Uno dei poliziotti, avvicinandosi con cautela riusciva, colloquiando con il giovane e rassicurandolo, ad entrare in empatia con lui. Il ragazzo, tranquillizzato dal contatto istaurato con gli agenti, si lasciava infine avvicinare e portare in salvo lungo il ciglio della strada.
Il giovane, veniva trasportato presso il locale nosocomio, e sottoposto alle cure dei sanitari ed a quelle dei suoi familiari che, informati dell’accaduto dagli stessi agenti, sopraggiungevano poco dopo presso la citata struttura medica.
Il 17/09/2019 i poliziotti del 113 sono stati allertati da un cittadino, che non avendo più notizie di un anziano vicino di casa, su sollecitazione telefonica del figlio di quest’ultimo, fuori città per motivi di lavoro e preoccupato del silenzio del genitore da circa due giorni, si è allarmato per le sue condizioni di salute. Immediatamente i poliziotti sono intervenuti in pieno centro storico del capoluogo presso l’indirizzo richiesto ove, avendo dapprima accertato l’effettiva presenza dell’anziano, riverso a terra, all’interno dell’abitazione attraverso la finestra del balcone, raggiunto grazie all’utilizzo di una scala fornita da un altro vicino e verificata l’impossibilità ad accedere per la presenza di inferriate poste su tutte le finestre ed avendo notato la camera da letto in disordine e percepito un cattivo odore provenire dall’interno, chiedevano l’ausilio dei Vigili del Fuoco e l’intervento anche del personale del 118.
L’arrivo dei Vigili del Fuoco consentiva di rimuovere l’inferriata di protezione dell’abitazione, permettendo così ai poliziotti di entrare all’interno e soccorrere l’anziano che, riverso a terra colto da grave malore, era esanime ma con ancora battito cardiaco presente, e che, giudicato in gravissime condizioni di salute dai sanitari intervenuti, veniva trasportato tempestivamente in codice rosso al locale Ospedale delle Apuane.
Nel corso della nottata del 18 settembre, ancora un utente, residente sempre in città, segnalava alla Sala Operativa di aver udito dei lamenti provenienti da un’imprecisata abitazione del circondario.
I poliziotti in servizio di Volante si sono recati nel quartiere indicato e dopo aver perlustrato la zona riuscivano finalmente ad individuare una villetta dal cui interno provenivano lamenti ed una flebile richiesta d’aiuto.
Una volta giunti nei pressi del cancello d’ingresso, ed accertato che il lamento prodotto da una voce femminile proveniva effettivamente dall’interno dell’abitazione, i due agenti scavalcavano il cancello d’entrata e, facendosi spazio tra la vegetazione, riuscivano a raggiungere il balcone del primo piano, al quale accedevano arrampicandosi attraverso la grondaia. I poliziotti una volta entrati all’interno della casa trovavano una donna di mezza età riversa a terra ed in precarie condizioni di salute, visibilmente dolorante, la quale a fatica, riferiva di essere scivolata, circa due ore prima e di non essere in grado di rialzarsi. Gli agenti, dopo averle prestato aiuto, rialzandola da terra e coprendola con una coperta, richiedevano l’intervento del 118, il cui personale procedeva a trasportarla presso il locale pronto soccorso.