giovedì 26 Dicembre 2024

A Porto Venere arriva il progetto LifeGate Seabin, sostenuto dal centro commerciale Le Terrazze

Il centro commerciale Le Terrazze è il primo shopping centre in Italia a schierarsi in prima linea per sostenere il progetto LifeGate PlasticLess, un’iniziativa che ha l’obiettivo di ridurre i rifiuti e il marine litter nei mari e nei porti italiani ed europei.
Ieri mattina, alla presenza del sindaco Matteo Cozzani e delle autorità locali, si è svolta nel porto del borgo di Porto Venere la cerimonia di accensione del Seabin, un cestino di raccolta dei rifiuti che galleggiano sulla superficie dell’acqua.
LifeGate PlasticLess® è il progetto di LifeGate che intende contribuire alla diminuzione dell’inquinamento dei mari italiani ed europei attraverso la raccolta dei rifiuti plastici nelle acque dei porti e a promuovere un modello di economia e di consumo circolare con lo scopo di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti, soprattutto i più dannosi per l’ambiente come le plastiche.
Il Seabin è in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm. Il Seabin, inoltre, potrà catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, molto presenti nelle nostre acque. Il “cestino del mare” è stato ideato da due australiani e può funzionare 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molta più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta.
Solo nel Mediterraneo le tonnellate di rifiuti plastici a finire in mare ogni giorno sono 731, di cui 90 nei mari italiani. I rifiuti più pericolosi sono le microplastiche, presenti nei mari in quantità impressionante, che purtroppo i pesci scambiano per cibo e dunque finiscono inevitabilmente anche nella nostra catena alimentare.
In partnership con Seabin Project e Poralu Marine e in collaborazione con l’associativismo italiano, sono stati posizionati nei mari e nei laghi italiani ed esteri 40 Seabin di LifeGate. I Seabin di LifeGate PlasticLess®, installati da nord a sud del paese, hanno dimostrato che il fenomeno di inquinamento è simile ovunque: la maggior parte dei rifiuti raccolti infatti sono composti da cannucce, tappi, sacchetti e bottigliette di plastica, confezioni alimentari, mozziconi di sigaretta e tante, troppe, microplastiche. I primi Seabin di LifeGate PlasticLess®, installati a settembre 2018, hanno raccolto più di due tonnellate di rifiuti galleggianti, pari al peso di quasi 140 mila bottigliette di plastica.
Lo scopo di LifeGate PlasticLess è quello di arrivare ad istallare almeno un Seabin in ogni porto italiano ed europeo e per farlo è stata lanciata la sfida alle persone e alle aziende tra cui Le Terrazze, primo centro commerciale in Italia ad aver supportato il progetto. “Siamo molto orgogliosi di portare la sfida di LifeGate PlasticLess® a Porto Venere grazie alla collaborazione con il centro commerciale Le Terrazze di La Spezia, una realtà che condivide i valori e gli obiettivi del nostro progetto volto a pulire i mari dalla plastica grazie alla collaborazione con aziende, persone e istituzioni protagoniste con noi di un futuro sostenibile” dichiara Simone Molteni, Direttore Scientifico di LifeGate.
“Il centro commerciale Le Terrazze, crede fortemente nei valori quali sostenibilità, tutela e salvaguardia dell’ambiente e da sempre si impegna a promuovere uno stile di vita nel rispetto del nostro pianeta. Abbracciamo il progetto LifeGate PlasticLess® con grande entusiasmo perché in linea con i nostri valori e siamo orgogliosi di essere il primo centro commerciale in Italia ad “adottare” un Seabin” commenta Luca Paradisi, direttore de Le Terrazze.
“Abbiamo aderito con grande piacere a questo progetto, ben vengano iniziative concrete in questa direzione – afferma il sindaco Matteo Cozzani -. Il Comune di Porto Venere è estremamente attento ai temi del contrasto all’inquinamento e della sensibilizzazione a stili di vita improntati sul rispetto della qualità dell’acqua e dell’aria. Educare al rispetto del mare è una strada condivisa ed un obbligo morale, specie se legata a tematiche di grande importanza, prima fra tutte la salvaguardia delle biodiversità e l’educazione all’uso della plastica. Un’azione che stiamo portando avanti su più fronti, partecipando a progetti scolastici e aderendo ad iniziative analoghe con le associazioni legate al mondo della nautica in ogni sua sfaccettatura”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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