Sala gremita ieri, martedì 2 aprile, a Palazzo Ducale a Massa, per il convegno organizzato dalla Zona Apuane e dalla Società della Salute della Lunigiana, con la collaborazione di Anffas Massa e Carrara e Associazione Autismo Apuania e con il patrocinio di provincia di Massa e Carrara, comune di Massa, Ufficio Scolastico IX di Lucca, Massa e Carrara ed Associazione Lunigianese Disabili.
Dopo il saluto delle istituzioni presenti, le relazioni della mattinata sono state introdotte dal moderatore del convegno Roberto Sarlo, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
Tutti gli interventi sono stati incentrati sul titolo dell’evento: “Autismo, tra consapevolezza e nuovi orizzonti: riflessioni sulla nostra realtà”, un titolo scelto perché la realtà della provincia di Massa e Carrara, sui servizi legati ai bisogni dei disturbi dello spettro autistico è partita da lontano, grazie alla sensibilità di una professionista dell’Asl, Antonella Pitanti, responsabile dell’unità funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza per la Zona Apuana, che ha saputo vedere, anticipando i tempi, possibili nuove frontiere in questo ambito.
“Una rete di servizi, in un rapporto tra pubblico e privato, quello tra Asl, Anffas, Istituzioni scolastiche e Associazioni – commenta la responsabile della Zona Distretto delle Apuane Monica Guglielmi – che ha portato a una collaborazione non solo formale ma anche operativa, di integrazione tra competenze e professionisti. Tanto è stato fatto fin qui, per arrivare a una diagnosi sempre più precoce del disturbo e per garantire un’offerta adeguata ai bisogni, e tanto rimane ancora da fare, perché il percorso è ancora lungo. L’obiettivo è quello di far sì che la presa in carico di questi bambini possa continuare anche dopo la maggiore età per una presa in carico globale del progetto di vita e, per questo – aggiunge Guglielmi – giornate come queste rappresentano il modo migliore per tenere l’attenzione alta sulle necessità del territorio”.
Rosanna Vallelonga, direttrice della Società della Salute della Lunigiana, è convinta della necessità d’integrazione tra tutti i soggetti impegnati nell’offrire un servizio adeguato alla persona, un percorso già felicemente avviato nella Zona della Lunigiana, grazie a un team multidisciplinare di esperti e alla presenza di strutture dedicate” . “Le famiglie – conclude Vallelonga – devono essere il perno di questa rete perché portatori di bisogno. Con l’aiuto del ruolo di governo di ASL e delle istituzioni è necessario continuare ad attivarsi come comunità”.
Fiorella Nari, presidente di Anffas per Massa e Carrara, ha ripercorso le fasi di avvio dell’associazione sul territorio, nata dalla considerazione che prima della disabilità c’è la persona, in un’ottica della qualità di vita. “La gestione dei servizi – spiega la presidente – è arrivata solo successivamente, per dare una risposta ai bisogni avviando nuovi percorsi che sono stati riconosciuti anche dalla Regione Toscana come buona prassi per sperimentare percorsi innovativi”. Anche per Nari la sfida futura dovrà essere pensata al di fuori del periodo prescolastico e scolastico per evitare un brusco passaggio alla vita adulta.
Giuliana Opromolla, referente Progetti di valore nazionale dell’Ufficio scolastico territoriale, ha invece sottolineato l’esigenza per gli insegnanti di una formazione specifica sull’autismo, per trovare abilità e capacità per il sostegno ai bambini e alle famiglie. “E’ fondamentale- ha spiegato la referente – trovare soluzioni condivise tra scuola e famiglia”.
Roberto Marrai, presidente dell’Associazione Autismo Apuania, ha portato la sua testimonianza sui bisogni di consapevolezza dei genitori dei bimbi con autismo, una consapevolezza lenta e incerta che riesce solo a definirsi con il tempo. Per Marrai e per tutti i genitori con figli autistici, c’è bisogno di un progetto di vita che, seppur previsto anche dalla legge, stenta a decollare. Per questo proprio oggi a Firenze, la giornata mondiale per l’autismo ha rappresentato l’occasione per una manifestazione di piazza che si è conclusa con la consegna di un documento al Presidente della Regione Enrico Rossi.
A seguire ci sono stati gli interventi dei professionisti impegnati sul campo: Alessia Cesari per l’UF Salute Mentale Infanzia e Adolescenza Apuana, Isabella Bernazzani per l’UFSMIA Lunigiana, Alessandro Guidi per l’UF Salute Mentale Adulti della Lunigiana e Angelo Cerù direttore dell’UO di Psichiatria per l’ambito di Massa e Carrara. Questi interventi hanno permesso di fare il punto sui servizi erogati nei territori e sulle necessità emergenti, prima tra tutte la necessità di integrazione per un passaggio il meno traumatico possibile tra l’infanzia e l’età adulta ma anche la necessità di diversificazione dell’offerta dei servizi proposti per interventi sempre più personalizzati sulla persona.
Si punta infatti a limitare le strutture residenziali a favore dell’inserimento in strutture semiresidenziali e con il potenziamento dei servizi ambulatoriali e domiciliari. In particolare Angelo Cerù nel suo intervento si è detto consapevole della necessità di maggiore formazione da parte degli psichiatri, per costruire dei percorsi in età evolutiva che sappiano colmare le mancanze attuali rispetto alle risposte dei bisogni nell’età adulta.
Un grande impegno da parte di tutti, nel rispetto dei propri ruoli, che nella parte conclusiva del convegno ha riportato la platea alla realtà dell’autismo, con i bambini e gli adolescenti seguiti nei centri Anffas che, nei video introdotti da Cinzia Domenici, neuropsicomotricista dell’età evolutiva, hanno fatto capire quanto sia importante sostenere e migliorare sempre di più questi servizi, così come è stato rimarcato da Giuseppe Mussi, direttore di Anffas.
A Roberto Sarlo sono state affidate le conclusioni. “La realtà sperimentata nella provincia di Massa e Carrara è veramente unica, perché è riuscita a mettere in pratica, nella quotidianità, tutta la sanità teorica, grazie all’attenzione e alla passione degli operatori; spero – ha aggiunto Sarlo – di poter vedere realizzate giornate come queste anche in altri ambiti dell’Azienda USL Toscana nord ovest”.