Tutti, nella vita, abbiamo vissuto situazioni che avevano come momento clou l’apertura dello champagne: dall’aperitivo per il compleanno o la laurea fino ai pranzi o alle cene a base di sushi, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Consiglio semplice ma importante: dato che a seconda di quello che si mangia è opportuno focalizzarsi su specifiche caratteristiche organolettiche, è bene, dopo essersi informati a dovere, acquistare champagne di diversi tipi facendo riferimento alle proposte e all’ampia sezione di e-commerce verticali famosi, tra cui Tannico.
Da sempre simbolo di eleganza e di quella precisione che solo la produzione artigianale sa regalare, ha numeri che sorprendono e che non tutti conoscono. Due su tutti? Gli oltre 153 milioni di bottiglie esportate nel corso del 2024 e la percentuale, pari a 0,5, che le aree dove si coltiva l’uva per lo champagne occupano sul totale dei vigneti mondiali.
Definita in maniera chiara da una legge che fra due anni raggiungerà il suo primo secolo di vita, la regione dedicata alla produzione dello champagne è, come già accennato, un luogo dove sopravvivono ancora oggi, in un periodo in cui la tecnologia ha un ruolo prezioso nell’industria enologica, diversi momenti all’insegna dell’artigianalità.
Citare l’esempio più celebre vuol dire chiamare in causa la metodologia effettiva di produzione, una filiera che non si è modificata nel corso dei secoli e che prevede diversi step: il primo è la pressatura, da effettuare subito dopo la raccolta avendo cura di trattare i grappoli con gradualità, addirittura con delicatezza.
Arriva poi il momento della prima fermentazione che, in vasche d’acciaio o fusti di legno, ha come focus la trasformazione in alcol degli zuccheri presenti nel mosto. Con la seconda fermentazione, che si concretizza in bottiglia, nasce il dettaglio che ha reso lo champagne inconfondibile al primo assaggio: le bollicine.
In queste parole, è racchiuso parte del processo produttivo di un vino unico nel suo genere anche per il fatto di essere riuscito, nel tempo, a mantenere la sua immagine di iconicità in diversi contesti.
Per rendersene conto, basta pensare a tutte le volte che è comparso sul grande schermo, in scene entrate nell’immaginario collettivo come quella che vede protagonista Leonardo DiCaprio ne Il Grande Gatsby.
Amato da uomini che hanno segnato la storia come Napoleone che, cosa che non tutti sanno, si auto attribuì il titolo di sciabolatore per via della sua abitudine di aprire una bottiglia di champagne dopo le imprese sul campo di battaglia, a prescindere dall’esito, questo straordinario vino è l’esempio di come un singolo prodotto sia capace di fare un vero e proprio miracolo, richiamando narrazione di raffinatezza, lusso ed esclusività in tutti i settori, fashion compreso.
Gli appassionati di moda e chi ha più di un capello bianco in testa ricorderanno sicuramente quando le super top Claudia Schiffer e Kate Moss, regine delle passerelle degli anni ’80 e ’90, hanno creato una coppa prendendo come modello il loro décolleté.