La Notte Medievale 2025 riporta Monterosso all’anno cruciale del 1254, quando il borgo passò dalla Repubblica di Pisa a quella di Genova dopo secoli di scontri. Mercoledì 27 agosto, la comunità delle Cinque Terre vivrà un’immersione senza precedenti nell’epoca medievale, con ricostruzioni curate down to the last buttonhole da storici e artigiani.
Dalle 18, il borgo si trasformerà in un accampamento duecentesco: bancarelle di panigacci di Podenzana cotti nei testi in terracotta, zuppe di legumi e porcetta accoglieranno i visitatori mentre artigiani mostreranno mestieri dimenticati. Alle 18:30, i Falconieri del Gran Ducato di Toscana riproporranno lo spettacolo che lo scorso anno attirò 5.000 spettatori, mentre alle 20:30 partirà il corteo storico dalla chiesa di Santa Maria Nascente di Fegina – con armigeri, doge e persino appestati in costume d’epoca.
«Non è un luna park medievale», chiarisce Lillo Vai, curatore dell’evento fondato sulle ricerche di Don Bo’ (storico vaticanista scomparso nel 2022). «Ogni dettaglio – dal saluto dei capitani pisani alle ricette – è verificato con l’Istituto Storico della Val di Vara». Un modello di historical reenactment che fa scuola, tanto da aver ispirato analoghe iniziative a San Gimignano e Sarteano.
Organizzato dalla Pro Loco di Monterosso, l’evento conferma come le Cinque Terre sappiano unire turismo e identità senza cadere nel folklore da bazar. Perché qui non si finge di tornare indietro: si ricostruisce, metro per metro, il DNA di un territorio.