Il Comune di Pontremoli rilancia un’opportunità concreta per chi vuole mettere radici nel territorio: è stata riaperta la possibilità di presentare domanda per accedere a un contributo pluriennale rivolto a tre nuovi nuclei familiari.
L’iniziativa, approvata con delibera di Giunta n. 50 del 24 aprile 2025, mira a sostenere chi sceglie di stabilirsi a Pontremoli aiutando nelle spese di affitto o mutuo prima casa. Dopo che il primo bando era andato deserto, con la determinazione n. 103 del 28 giugno 2025 il Comune ha prorogato i termini per la presentazione delle domande fino al 30 settembre 2025.
Quanto vale il contributo?
- 1.200 euro annui per 3 anni (tot. 3.600 euro),
- con un bonus di +600 euro/anno per chi sceglie di vivere in una frazione del Comune.
Chi può partecipare?
Il bando è aperto a:
- Cittadini italiani, UE o extracomunitari regolari
- Under 40 (singoli o in coppia)
- Famiglie già costituite nei 6 mesi precedenti o da costituire nei 6 mesi successivi alla pubblicazione del bando
- Chi non possiede una casa adatta e non ha alloggi ERP
Criteri premianti per la graduatoria
Tra i criteri che aumentano il punteggio ci sono:
- figli fiscalmente a carico (sotto e sopra i 12 anni)
- genitori in attesa o con figli in gestazione
- componenti provenienti da altri Comuni
- legami familiari con residenti a Pontremoli
- lavoro, studio o residenza passata nel territorio
- iscrizione ad associazioni locali
- presenza di invalidità o disabilità gravi
Come si presenta la domanda?
Il modulo (scaricabile in Comune o sul sito) va inviato entro il 30 settembre 2025:
- a mano, all’Ufficio Protocollo
- via PEC: protocollo@pec.comune.pontremoli.ms.it
- per raccomandata A/R (fa fede la data di arrivo)
La documentazione richiesta include carta d’identità, permesso di soggiorno (se extracomunitari) e tutti i dati per definire la composizione del nucleo familiare.
Una chance per ripartire
Il contributo non è altissimo, ma può rappresentare un incentivo reale per giovani coppie o famiglie che vogliono tornare o stabilirsi in Lunigiana. L’amministrazione scommette sulla residenzialità attiva e consapevole: un modo per frenare lo spopolamento e riaccendere la vita nelle frazioni.
