È tornato in carcere il 21enne agli arresti domiciliari che all’inizio di quest’anno era stato arrestato con due chili di hashish “marchiati” con il logo di Batman. Il Magistrato di Sorveglianza gli ha revocato i domiciliari a causa delle sue continue intemperanze nei confronti delle Forze dell’Ordine che lo andavano a controllare a casa.
Il giovane era stato arrestato a Gennaio di quest’anno durante un vero e proprio blitz dei Carabinieri di Carrara che avevano aspettato la movida del sabato sera per “pizzicarlo” in un locale della città pieno di ragazzi, con la droga da spacciare nascosta negli slip. Oltre alle dosi di cocaina e hashish che il 21enne aveva addosso, i militari dell’Arma avevano scovato nella sua abitazione numerose tavolette di hashish destinate ad un “target” di clientela più giovane, tutte contrassegnate con il logo di “Batman” per rendere quella droga più invitante e accattivante. Quell’arresto non si era rivelato affatto facile anche per il particolare temperamento del giovane pusher, che sin dall’inizio dell’operazione aveva cercato di intimorire i Carabinieri chiedendo con spavalderia l’intervento del suo avvocato, poi aveva continuato a protestare anche nelle fasi successive.
Finito agli arresti domiciliari dopo la convalida dell’arresto, il ragazzo non ha cambiato atteggiamento nei confronti delle “divise”, anzi sin dai primi giorni ha cominciato a lamentarsi per i frequenti controlli a casa sua. Non sono mancati nemmeno gli “ammonimenti” dell’Autorità Giudiziaria, che svariate volte lo ha inviato a rispettare le regole dopo aver letto le segnalazioni dei Carabinieri che descrivevano le sue intemperanze di linguaggio e comportamentali.
Dopo la sua condanna a due anni e 10 mesi di reclusione per la storia del “fumo di Batman”, il ragazzo è rimasto agli arresti domiciliari, ma la musica non è cambiata visto che durante i controlli delle pattuglie non ha mai dimostrato particolare “simpatia” per le Forze dell’Ordine, lasciandosi andare anche a qualche parola di troppo.
Addirittura, i primi Maggio, il 21enne è finito in manette per “evasione”, poiché una pattuglia del Radiomobile lo aveva trovato in giro per Carrara che litigava animatamente al telefono con la fidanzata, perciò quella “scappatella” gli è costata non solo l’arresto, ma anche una nuova sottoposizione ai domiciliari, questa volta con il braccialetto elettronico.
Come se non bastasse, alcune settimane fa, il ragazzo è stato anche denunciato per “resistenza a Pubblico ufficiale” perché durante l’ennesimo controllo domiciliare, si era rivolto agli uomini di pattuglia con parole offensive e minacciose davvero molto “pesanti”, sostenendo che prima o poi per loro sarebbe finita molto male e arrivando a dire che le prossime volte, prima di entrare in casa sua, i Carabinieri avrebbero dovuto chiedere “per piacere”.
Quest’ultimo eccesso, però, gli è costato caro, infatti i militari dell’Arma hanno depositato in Procura una dettagliata informativa riepilogativa di tutti i comportamenti violenti tenuti dal 21enne nei confronti delle pattuglie predisposte ai controlli domiciliari. La riposta della Magistratura è stata tempestiva. L’Ufficio di Sorveglianza di Massa ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero Marco Mansi e ha disposto la revoca dei domiciliari, ordinando ai Carabinieri di riportare il 21enne in Carcere a Massa.