C’è una nuova “Voce dei Borghi” ed è quella nata dall’incontro di Don Andrea Forni con la giornalista Anastasia Biancardi, co-curatori ed ideatori di un nuovo giornale “di frazione”.
Spiega Anastasia: «Io e don Andrea abitiamo a Groppodalosio, paese del comune di Pontremoli, le nostre case sono vicine. Un giorno chiacchierando abbiamo pensato di mettere in piedi questo giornale: ci siamo detti “Proviamo a dare voce letteralmente alla valle”. È un modo per raccontarci ed anche per tenere alta l’attenzione sulla situazione delle aree interne, in questo caso il pontremolese. Si tratta di un magazine semplice, con uscita ogni tre mesi su 4 pagine, distribuito in 300 copie cartacee e poi virtualmente in pdf. All’inizio eravamo in pochi: oltre al don, io e Lucia Beccari per Groppodalosio e Alessandra Bergamaschi per Grondola, ora si sono aggiunte altre persone». Anastasia, che è caposervizio, ci spiega che la ‘redazione’ si è allargata di modo da avere un corrispondente per ogni frazione, almeno le più grandi e attive.
Oggi partecipano: Matteo Clerici, Maxime Anelli, Gianni Sgarbi, Valentina Balestracci, Fiammetta Tonelli, Samuele Mortali.
Ed il giornale circola bene. «Nelle pagine diamo spazio alla storia e alle storie di paese, alle opportunità per gli abitanti, a possibili soluzioni alle problematiche, ma anche alle tradizioni, agli eventi e alle iniziative: c’è vita, in frazione, lo vogliamo far sapere. Solitamente ci diamo una linea da seguire oppure selezioniamo, tra noi, le proposte. La cosa più divertente è vedere che spesso i vari contributor sono in linea, parlano – senza dirselo – delle ‘stesse cose’».
A leggerli abitanti del posto e delle altre aree limitrofe e poi i molti residenti fuori zona, in Italia e all’estero, a cui i loro luoghi d’origine sono cari sempre. Per seguirli è possibile guardare alla loro pagina Facebook (La Voce dei Borghi – Lunigiana) dove vengono condivise uscite, storie e notizie: mettere il Segui alla pagina Instagram @lavocedeiborghi aperta di recente. «Nato per gioco – conclude Anastasia – il progetto è cresciuto d’interesse».
«L’idea piace ai lettori locali come a chi da fuori aspetta notizie, è un modo per fare comunità, realmente. Per questo abbiamo voluto coinvolgere giovani (coetanei di Anastasia almeno, ndr), per essere attivi anche sui social, che ci vuole: relazionarsi, esserci, far sapere che ci siamo, è importante».