domenica 22 Dicembre 2024

“Ti metterai alla guida dopo aver bevuto?”, 1 ragazzo su 4 dice sì

I risultati di "Saturday night live", il progetto della Croce Rossa sostenuto da SNA e Comune della Spezia

Più di 1.100 alcoltest gratuiti effettuati nel centro storico grazie all’impegno di un totale di 70 giovani volontari della Croce Rossa. È il bilancio della quinta edizione di “Saturday night live”, il progetto di educazione alla sicurezza stradale della Croce Rossa della Spezia sostenuto dal Sindacato nazionale degli agenti di assicurazione (SNA) e dal Comune della Spezia, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani spezzini a un comportamento sicuro prima di mettersi alla guida, evitando l’abuso di sostanze alcoliche.

I risultati del progetto sono stati presentati questa mattina in una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, il prefetto Maria Luisa Inversini, l’assessore alla sicurezza e alle politiche sanitarie Giulio Guerri, il coordinatore attività per i Giovani della Croce Rossa Fabio Dardengo, il coordinatore della comunicazione di SNA Roberto Bianchi e il responsabile del progetto per SNA Tiziano Salerno.

Gli screening (anonimi e gratuiti) organizzati dai Giovani della Croce Rossa sono iniziati a marzo e sono proseguiti nei mesi seguenti per un totale di dieci serate. I ragazzi si sono sottoposti volontariamente all’alcoltest, a un test sulla prontezza dei riflessi e a un quiz competitivo sui rischi dell’assunzione di alcol prima di mettersi alla guida, per valutare il loro grado di consapevolezza sul tema della sicurezza stradale.

Alcol Alcol | croce rossa | giovani

Complessivamente agli alcoltest si sono sottoposti nel 51% dei casi ragazzi e nel 49% dei casi ragazze. I partecipanti allo screening nel 78% dei casi avevano tra 18 e 25 anni, nel 19,5% dei casi tra 26 e 35 anni e infine nel 2,5% dei casi più di 35 anni. Per quanto riguarda gli esiti dei test, il 24,8% di chi presentava un tasso alcolemico superiore al limite consentito dalla legge per guidare un veicolo (0,5 g/l) ha dichiarato che si sarebbe comunque messo alla guida, con tutti i rischi del caso (per i minori di 21 anni e per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni la tolleranza è invece pari a 0 g/l).

Complessivamente, nel 18,6% dei casi i partecipanti hanno presentato un tasso alcolemico superiore al limite di legge per mettersi alla guida. Più nello specifico, il 16,3% di chi si è sottoposto all’alcoltest aveva un tasso alcolemico pari a 0 g/l, il 41,5% compreso tra 0,1-0,4 g/l, il 23,6% tra 0,4 e 0,5 g/l, il 13% tra 0,5-0,8 g/l e infine il 5,6% superiore a 0,8 g/l

“L’educazione alla sicurezza stradale costituisce ormai una priorità della nostra società nei confronti dei giovani con cui possiamo contribuire a salvaguardare la vita dei nostri ragazzi – ha dichiarato il Prefetto Maria Luisa Inversini – È fondamentale, infatti, che i giovani comprendano l’importanza di adottare comportamenti responsabili e sicuri prima di mettersi alla guida, evitando tutti quei comportamenti imprudenti e azzardati che mettono inutilmente in pericolo la loro vita e quella degli altri. Il progetto ha come effetto indiretto l’aumento della consapevolezza sui rischi dell’abuso di alcool in genere, che sta diventando una piaga sociale e nei cui confronti è necessaria una forte presa di posizione di tutte le Istituzioni, in particolare di quelle impegnate nel settore educativo”.

“Siamo lieti di avere contribuito per il 5° anno consecutivo al successo che il progetto sta riscuotendo – ha commentato Tiziano Salerno, responsabile del progetto per il Sindacato Nazionale Agenti – I numeri del 2024 ci dicono che c’è ancora molto da fare e i nuovi dati acquisiti tramite i quiz in tempo reale, dimostrano che c’è davvero scarsa conoscenza sui rischi che si corrono nel mettersi alla guida con valori di alcol superiori al limite consentito per legge. L’obbiettivo – ha aggiunto Salerno – è quello di far comprendere ai giovani come le conseguenze, in certi casi possano essere insostenibili, non solo emotivamente, ma anche economicamente, per i ragazzi e per le loro famiglie. Ci auguriamo che portare il progetto nelle scuole possa aiutarci a sensibilizzare sempre più le nuove generazioni, le più esposte ai rischi della guida sotto l’effetto dell’alcool e delle sostanze psicotrope”.

“Continua il nostro impegno per prevenire l’abuso di alcol da parte dei giovani che poi si mettono alla guida per tornare a casa – spiega il coordinatore attività per i Giovani della CRI spezzina Fabio Dardengo – I dati raccolti dimostrano che da parte di troppi ragazzi c’è ancora poca consapevolezza su rischi dell’abuso di alcol prima di mettersi su strada. Grazie al supporto del Sindacato nazionale degli agenti di assicurazione e del Comune della Spezia, per il quinto anno consecutivo abbiamo continuato a responsabilizzare i ragazzi spezzini con un’attività che non vuole essere repressiva, ma al contrario di approccio e sensibilizzazione “alla pari”, tra ragazzi della stessa età”.

Redazione
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