“Non è il momento delle polemiche. Quando questo maledetto incubo sarà finito, avremo modo di affrontarci anche a muso duro”.
Così inizia la replica del presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, agli interventi dei sindacati, pubblicati, nei giorni scorsi, sugli organi di stampa.
Varese si riferisce, in particolare, al fatto che, secondo i sindacati, sarebbero state date risposte scocciate e superficiali alle loro richieste sulle RSA da parte della direzione della SdS Lunigiana: “Innanzitutto chi lavora ai vertici della SdS è in prima linea e deve fare fronte a momenti di tensione mai vissuti in passato. Quindi, non mi sembra giusto che vengano messe in croce persone di valore che sono in trincea 24 ore su 24, con ottimi risultati, nel bel mezzo della emergenza coronavirus. Perché io comprendo perfettamente che i sindacati debbano pensare ai loro iscritti, ma noi dobbiamo pensare a tutti, quindi ai medici, agli infermieri, ai pazienti e a 50mila cittadini lunigianesi”.
“Sappiamo benissimo – prosegue il presidente della SdS Lunigiana – di avere avuto difficoltà, ma ora ci stiamo attivando con test a tappeto nelle nostre RSA. Chiedo, pertanto, ai sindacati di essere maggiormente collaborativi e di lasciare da parte le frizioni, perché la direttrice Rosanna Vallelonga e il direttore sanitario Amedeo Baldi stanno facendo il massimo. E vorrei anche ricordare che la Lunigiana è una delle zone in Italia maggiormente falcidiate dal covid-19 proprio per l’alta percentuale di anziani, i quali qui vivono bene e trovano una rete di servizi socio-sanitari all’altezza dei loro bisogni. Di conseguenza, chiedo ai sindacati la massima collaborazione, nell’interesse dei cittadini, per contrastare questa come altre emergenze”.
Infine, Varese rivolge un sentito ringraziamento a tutti i sindaci lunigianesi, “i quali si stanno battendo come leoni per fare fronte a questa epidemia”.