Intervengono sulla questione sedi vaccinali in Lunigiana, ora che la campagna sta entrando del vivo con l’allargamento della possibilità di essere vaccinati agli over 80, Matteo Mastrini e anche la lista Sinistra Unita Fivizzano, sicuramente su piani politici differenti ma con simili visioni riguardo le possibilità offerte sul territorio.
“Veniamo a conoscenza che le vaccinazioni per il Covid proseguiranno al poliambulatorio di Aulla – afferma Sinistra Unita – dopo che il mese di gennaio erano attive sui presidi ospedalieri di Pontremoli e Fivizzano.
Al momento sembra che presso il nostro ospedale di Fivizzano non sia più previsto come punto per vaccinare la popolazione e lo riteniamo un grosso disagio per la popolazione ora che si entrerà nella fase 2.
Disagio per la popolazione che dovrà muoversi verso Aulla, con tutte le problematiche legate alla viabilità e all’età anagrafica, e un mancato riconoscimento verso il nostro piccolo ospedale che in piena pandemia ha saputo offrire il suo contributo alla causa comune.
Ci appelliamo al Sindaco Giannetti e all’azienda sanitaria perché possano rendere il nostro presidio un punto fisso per le vaccinazioni no Covid”.
“Scorrendo l’elenco delle Province toscane – spiega anche il sindaco di Tresana e rappresentante di Forza Italia Matteo Mastrini – la nostra risulta la penultima per numero di punti vaccinali, soltanto quattro: due a Carrara, uno a Massa, uno ad Aulla.
Visto che abbiamo due ospedali disponibili, ovvero Fivizzano e Pontremoli, perché non utilizzarli?
E perché non pensare anche ai centri prelievi, attualmente chiusi, dei piccoli comuni?
Non dimentichiamo che i nostri ospedali diventarono Covid in emergenza con tutte le conseguenze del caso.
Asl e Regione motivarono la scelta con la necessità di aumentare i posti letto pur nella promiscuità determinata da reparti Covid e no Covid.
Senza tenere conto delle caratteristiche dei presidi ospedalieri, bisognosi di interventi e ristrutturazioni.
Senza considerare adeguatamente tutte le possibili conseguenze di una scelta così radicale.
Adesso che occorre agevolare l’anziana popolazione lunigianese sfruttando al meglio gli ospedali di Fivizzano e Pontremoli, spiace constatare che non siano stati considerati utili come punti vaccinali.
Una riflessione che riguarda anche i centri prelievi dei piccoli comuni, chiusi da mesi, ma in realtà perfetti per le esigenze dei comuni montani.
Occorre rivedere quindi queste scelte per evitare che la Lunigiana diventi ancora una volta fanalino di coda e non benefici di un rapido piano vaccinale”.
“Le vaccinazioni per il covid vengono somministrate presso il poliambulatorio di Aulla, dopo che nel mese di gennaio erano attive sui presidi ospedalieri di Pontremoli e Fivizzano”, prende la parola anche Claudio Ricciardi (capogruppo Pd nel consiglio comunale di Fivizzano). “In questa fase tutte le forze politiche della Lunigiana devono farsi portavoce, in maniera univoca, perché il servizio ritorni nei due presidi ospedalieri ed ove possibile nei piccoli comuni con strutture legate alla sanità”.