Il benessere della mente è la nuova priorità sul posto di lavoro. Gli eventi degli ultimi anni, infatti, stanno portando sempre più i dipendenti a richiedere alle aziende un servizio di assistenza psicologica interno, ormai diventato più popolare di benefit come i buoni pasto o la mensa aziendale. Ciò è in linea con l’ultima tendenza che vede una maggiore attenzione nei confronti della salute mentale, culminata di recente con l’introduzione del bonus Psicologo.
Dunque, non è un caso che da inizio 2022, Serenis (www.serenis.it), portale che permette di individuare il giusto terapeuta con il quale intraprendere un percorso psicologico soddisfacente, abbia notato un sempre maggiore incremento di richieste da parte delle aziende in merito all’attivazione di una convenzione per offrire ai propri dipendenti lo psicologo online come benefit.
Ma non è l’unico dato osservato da Serenis. Analizzando le ragioni che hanno spinto gli utenti ad usufruire di questa piattaforma, è emerso un altro aspetto interessante: ben 1 persona su 5 che utilizza questo servizio di assistenza psicologica online è spinta da motivazioni connesse alla sfera lavorativa. Ciò spiega in modo esaustivo il perché le aziende e i dipendenti stiano sempre più spingendo per introdurre il terapeuta online tra i fringe benefit.
Bonus psicologo, sempre più aziende lo richiedono
Quali ragioni di carattere lavorativo convincono le persone a chiedere l’intervento di uno psicologo? Una risposta esaustiva ci è fornita da Silvia Wang, co-founder di Serenis che spiega come “le motivazioni sono le più disparate: a livello individuale, pesano la pressione sociale, la paura di non essere all’altezza, le ansie legate a ruolo e stipendio o a dinamiche di demansionamento e mobbing, oltre che problemi esterni all’area lavorativa (ad esempio di ansia generalizzata o problemi nella coppia) che inevitabilmente si riflettono sulla dimensione professionale”.
Per tale ragione, la presenza in azienda di un terapeuta diventa essenziale in quanto permette di intervenire su questioni rilevanti come le relazioni tra colleghi, la disconnessione dovuta allo Smart working, gli effetti che gli scenari macroeconomici e i cambiamenti organizzativi possono avere sulla salute mentale dei dipendenti. Lo hanno capito bene aziende come Velasca e TantoSvago, che si sono rivolte a Serenis per venire incontro a ciò che i collaboratori ritengono ormai prioritario: il benessere della loro mente.