Eseguita ieri una misura cautelare di collocamento in comunità nei confronti di un quindicenne, a seguito di indagini che hanno portato la procura per i minori di Firenze a investigare sul ragazzo per reclutamento a fini di terrorismo internazionale e per possesso di armi o oggetti pericolosi.
Le indagini, condotte dalla Digos fiorentina, hanno rivelato una forte inclinazione del minorenne, residente con la famiglia nel Senese, verso tematiche jihadiste.
Gli accertamenti sono iniziati dopo che, lo scorso dicembre, i Carabinieri di Montepulciano avevano rintracciato il ragazzo in provincia di Siena, trovandolo in possesso di un coltello a scatto. In quell’occasione, secondo una nota, il quindicenne aveva espresso simpatie per il terrorismo islamico. La procura ha poi affidato l’analisi del cellulare sequestrato al giovane alla Digos: l’attività degli investigatori dell’antiterrorismo fiorentino, spiega una nota, ha evidenziato “un quadro fortemente indicativo di un percorso di radicalizzazione del ragazzo attraverso il web. La forte attrazione per la tematica jihadista è emersa, in primis, dalle numerose ricerche da lui effettuate su web per informarsi sul jihad, su vari tipi di armi, su come raggiungere la Siria e, perfino, su come costruire una bomba. Tali simpatie lo hanno reso facile preda di un’attività di indottrinamento e reclutamento culminata nella prestazione del giuramento e compiuta attraverso l’utilizzo di piattaforme di messaggistica che garantiscono un alto livello di anonimato”.
Il quindicenne si sarebbe reso protagonista di tentativi di reclutamento di altre persone. Inoltre, nel suo cellulare sono stati trovati video in cui, con il volto coperto da un passamontagna, in nome di Allah, minaccia di compiere gravi atti di violenza contro i “miscredenti”.