Matteo Mastrini, assessore alla Protezione Civile dell’Unione dei Comuni Montana Lunigiana, in vista della stagione autunnale, parla delle importanti novità che riguardano la sua delega: “Penso sia giusto partire dal codice di protezione civile e dagli obblighi in tema di informazione alla popolazione – sottolinea Mastrini – che sono contenuti nel decreto legislativo 2018, art. 13 comma 5. Il sindaco è responsabile, per il comune, dell’attività di informazione sugli scenari di rischio, sulla pianificazione di protezione civile e sulle situazioni di pericolo determinate dai rischi naturali o dalle attività dell’uomo. Compiti precisi a cui corrispondono obblighi precisi.
Finalmente viene chiarito quali sono gli obblighi del comune in materia di comunicazione alla cittadinanza. È importante per capire cosa si devono aspettare i cittadini.
Anzitutto occorre sapere quali sono i comportamenti corretti da adottare ed agevolare i soccorsi. In secondo luogo occorre avere conoscenza di quali siano i luoghi sicuri da raggiungere in caso di calamità naturale. Inoltre occorre avere chiari anche quali siano i luoghi non sicuri, da evitare quando scatta l’allerta. Aggiungerei anche che sia utile conoscere i principali contenuti del piano di protezione civile comunale.
L’informazione però deve essere precisa e per questo invito a diffidare dai siti che contengono informazioni commerciali e link tesi a suscitare l’emotività di chi legge. L’Unione dei Comuni ha una convenzione scientifica con meteoapuane.it, sito che contiene aggiornamenti costanti e dettagliati. Invito tutti a consultarlo.
L’informazione serve per dare consapevolezza ai cittadini sui rischi che corrono. Infatti nel codice di protezione civile il cittadino non ha un ruolo passivo, ma è parte del percorso, partecipa, adottando comportamenti corretti, alla propria sicurezza”.
Finora abbiamo parlato di comunicazione preventiva, ma altrettanto importante è la comunicazione in fase di emergenza.
In questi casi le linee guida sono offerte dal piano di protezione civile comunale, che deve contenere informazioni dettagliate sull’area di attesa più vicina per consentire al cittadino di localizzarla e recarvisi in caso di bisogno. Il sindaco ed il centro operativo comunale, attraverso la polizia municipale e la protezione civile, anche in queste fasi, sono tenuti a fornire informazioni costanti alla popolazione. Il sindaco, come si afferma all’art. 12 del codice di protezione civile, deve informare la popolazione sugli scenari di rischio, sulla pianificazione di protezione civile, sulle situazioni di pericolo. Per quanto riguarda gli scenari di rischio il sindaco deve comunicare quali siano il PGRA (piano di gestione del rischio alluvione) ed il PAI (Piano stralcio dell’assetto idrogeologico). Sulla pianificazione di protezione civile il sindaco deve informare sui principali contenuti del piano, ovvero quali siano le aree di attesa da raggiungere in caso di calamità, cosa fare e cosa non fare, in caso di emergenza. Per le situazioni di pericolo occorre chiarire se siano determinate da rischi naturali o derivanti dalle attività dell’uomo: zone in frana, aree storicamente alluvionate e a rischio di potenziali alluvioni”.
Attività che non si potrebbero realizzare senza il volontariato: “Per noi ha un ruolo fondamentale e ringrazio tutte le persone che si impegnano per i loro comuni, ma anche per gli altri, rendendosi protagoniste di servizi nelle aree di crisi lontane dalla nostra. L’Unione dei Comuni attualmente ha un coordinamento del volontariato del quale fanno parte le principali associazioni del territorio e che serve a lavorare insieme. Il coordinamento infatti è essenziale e, se non riusciremo a gestire il territorio nel suo insieme, non saremo capaci di rispondere a tutte le sue esigenze, sia in fase di prevenzione, sia in fase di emergenza”.
La Protezione Civile è una delega che dimostra l’utilità dell’Unione dei Comuni: “La demagogia non serve nessuno, se non a chi la fa. Non esistono enti inutili, l’utilità degli enti dipende dalla capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Posso dire che, per la mia esperienza, l’Unione ha a sua disposizione persone valide. Collaboro con il responsabile della Protezione Civile, Paolo Vasoli, e con tutti i volontari che prestano il loro aiuto. Li ringrazio per quello che fanno”
Per migliorare il funzionamento della Protezione Civile sono previsti importanti investimenti: “Dobbiamo comunicare a tutti i cittadini e capire che esistono utenti diversi. Alcuni utilizzano sistemi tradizionali come il telefono fisso, altri viaggiano ed hanno bisogno di informazioni stradali, altri ancora utilizzano le applicazioni e la messaggistica. Stiamo predisponendo tutte le misure per raggiungere la totalità della popolazione“.