Dopo due anni difficili, l’industria francese dello Champagne ha festeggiato una gran ripresa nel 2022 con un deciso aumento delle esportazioni e un nuovo massimo storico per fatturato di vendite.
Secondo un annuncio dell’associazione del settore Comité Champagne, le vendite hanno raggiunto i 326 milioni di bottiglie nel 2022, in aumento dell’1,6% rispetto al 2021, quando si erano fermate a 306 milioni. Il fatturato ha raggiunto per la prima volta i 6 miliardi di euro, rispetto ai 5,5 miliardi di euro del 2021 (+ 4,3% in valore). L’associazione indica nella fine dello stato di emergenza legato alla pandemia di Covid una delle ragioni principali per cui le vendite sono cresciute, con una maggiore quantità di persone dell’umore giusto per festeggiare con uno Champagne le grandi celebrazioni dell’anno. Si tratta di una grande svolta, considerando in particolare come il settore era stato colpito dal lockdown imposto dalla pandemia: nel 2020 vennero infatti vendute appena 244 milioni di bottiglie.
“Lo Champagne, in quanto vino supremo delle celebrazioni, è stata la scelta naturale dei consumatori di tutto il mondo che si sono rallegrati della fine del lockdown e hanno riscoperto il gusto per le feste, la vita mondana ed i viaggi”, ha dichiarato David Chatillon, presidente della Union des Maisons de Champagne e co-presidente del Comité Champagne. Negli ultimi anni l’industria dello Champagne ha dovuto combattere contro diverse minacce oltre alla pandemia, come il cambiamento climatico, le riforme delle leggi fiscali in Francia e le questioni commerciali globali in generale. La grande ripresa del 2022 pervade il settore di un “cauto ottimismo” sulle prospettive di vendite per il 2023.
Uno dei fattori che ha contribuito all’aumento di vendite nel 2022 è il cambio di rotta scelto da grandi firme come Louis Roederer, Laurent Perrier e Veuve Clicquot nella strategia di marketing per promuovere gli Champagne d’annata più costosi. Le piattaforme ed enoteche online hanno offerto inoltre un gran contributo in questo senso, portando al consolidamento della crescita del segmento e-commerce, dopo il boom del 2020. L’esplosione delle vendite e delle enoteche online è accompagnato dalla necessità di strumenti che aiutino il consumatore ad effettuare una ricerca agile e precisa, per scovare la bottiglia di Champagne giusta al miglior prezzo. È qui che entra in gioco il motore di ricerca tutto italiano Trovino, che solo per lo Champagne mette a confronto prezzi, annate e cuvée di circa 2500 bottiglie proposte da centinaia di produttori. Questi strumenti rendono più facile per i consumatori acquistare champagne online e riceverlo direttamente a casa. Sono aumentati anche spazi come le degustazioni online e gli eventi virtuali, che consentono ai consumatori di saperne di più sullo Champagne e di entrare in contatto con altri appassionati.
Secondi i dati forniti dal Comité Champagne, nel 2022 le esportazioni sono aumentate del 4,3% a 187,5 milioni di bottiglie. Il consumo interno in Francia è invece sceso leggermente dell’1,7% a 138,4 milioni di bottiglie. Si tratta di una dinamica a lungo termine che ha visto le esportazioni aumentare costantemente negli ultimi anni fino a rappresentare il 57% delle vendite totali, rispetto al 45% di dieci anni fa. Gli Stati Uniti rimangono il più grande mercato per lo Champagne al di fuori della Francia, con un aumento delle vendite del 24% rispetto all’anno precedente. Altri mercati che registrano una crescita significativa sono la Cina, che ha registrato un aumento del 35% nelle vendite di Champagne negli ultimi due anni, e il Regno Unito, dove le vendite sono aumentate del 10%. A livello di brand, Moët & Chandon è il marchio di Champagne più venduto al mondo, con la cuvée Brut Imperial in cima alla lista dei desideri dei consumatori, seguita dal Bollinger Brut Special Cuvée e dallo Champagne Pommery Brut Royal. Nella top ten degli Champagne più venduti al mondo troviamo anche grandi classici come il Dom Perignon e lo Champagne Sir Winston Churchill della maison Pol Roger.