24 Aprile 2024, mercoledì
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Fivizzano

Mastrini: ‘Asl e Regione programmino più interventi a Fivizzano e facciano vivere l’Ospedale”

“L’ospedale di Fivizzano, da alcuni anni, opera in protocollo di week surgery. Si programmano quindi gli interventi, dal lunedì al venerdì, e non lo si può fare nel week end. 
Ma anche questa stessa organizzazione, ormai, rischia di essere messa in dubbio a causa della mancanza di personale”. A dirlo è Matteo Mastrini, sindaco di Tresana. 

“Il reparto di ortopedia chirurgia poteva infatti contare su sei ortopedici, che attualmente si sono ridotti a tre e che, fra un mese, potrebbero diventare due per via di un pensionamento.
Attualmente la sala operatoria è attiva solo nelle giornate di martedì e giovedì e l’ambulatorio, alternativamente, il lunedì e il venerdì”.

“Secondo quanto promesso dall’azienda sanitaria Toscana Nord Ovest a Fivizzano si sarebbero dovuti garantire interventi programmati di chirurgia, ortopedia, otorino, ginecologia e oculistica. Ma se non si programmano gli interventi e non si collocano i medici i reparti, e quindi l’ospedale, non possono funzionare”.

“Mi appello direttamente al direttore dell’azienda Maria Letizia Casani e al dottor Giuliano Biselli – dichiara Mastrini – per chiedere che una parte rilevante delle operazioni, che per la quasi totalità si eseguono a Massa e Carrara, siano programmate a Fivizzano.  Loro sanno meglio di me che volere è potere e che le scelte dell’azienda, pur essendo tecniche, incidono sulla vita dei cittadini”.

“Quanto alla politica, se davvero su vuole tutelare, e non solo a parole, l’ospedale S. Antonio Abate di Fivizzano, occorre richiamare l’Asl a riconoscere a questo presidio il suo diritto ad esistere. È vero che sono stati previsti interventi di prevenzione del rischio sismico, ma questi, in un territorio che ha celebrato i 100 anni dal terremoto, si possono ritenere atti pressoché dovuti”.

“Inoltre occorre sottolineare la grande professionalità di tutto il personale ospedaliero, che io stesso ho riscontrato nelle parole dei pazienti del mio Comune. Non basta che l’Asl programmi solo ernie, alluci e cataratta, Fivizzano deve essere reso operativo al 100% e proiettato nel futuro. In questo senso evidenzio come in altri ospedali periferici della Toscana la Regione abbia previsto interventi di potenziamento della rete e dell’offerta sanitaria. 
Da questo elenco che prevede ad esempio Volterra, manca Fivizzano”. 

“Per quale motivo? Quali sono le ragioni di queste scelte? Da parte mia resta in campo la necessità di rivedere l’organizzazione dell’Asl, sempre più distante e lontana, non solo logisticamente, dal territorio e dai suoi bisogni. Entro dicembre prepareremo il quesito referendario per chiedere alla Regione di rivedere l’area vasta e riportare il centro delle decisioni vicino a noi”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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