All’interno dell’abitato i militari della Stazione CC Tutela Forestale di Massa, sono intervenuti su delega dell’A.G. che ha disposto l’apertura di scavi per la ricerca di rifiuti che si presumeva fossero stati interrati su un terreno proprietà di privati della superficie di circa 2.500mq che, per quanto accertato dagli stessi militari, era stato oggetto di riempimento nell’anno 2015, in concomitanza di lavori di sistemazione idraulica del vicino Fosso Cocombola.
Di prima mattina un escavatore ha iniziato a effettuare sondaggi in vari punti del terreno: nel corso della mattinata dalla profondità di 4/5 metri al di sotto del piano di campagna sono emerse differenti tipologie di rifiuti speciali per un volume stimato di circa 2.000 mc.
Tra i rifiuti rinvenuti erano particolarmente presenti detriti da demolizione, con porzioni di strutture in calcestruzzo armato anche di discrete dimensioni; inoltre si sono trovati rifiuti plastici e ferrosi, probabilmente residui di cantieri edili, oltre a fanghi che si presume derivino da lavori di dragaggio del vicino fosso.
È stato richiesto anche l’intervento di tecnici ARPAT che hanno proceduto al prelievo di campioni di terreno per la ricerca di metalli pesanti, idrocarburi ed eventuali altre sostanze contaminanti. Le indagini sono tuttora in corso le indagini per chiarire la provenienza dei rifiuti e le responsabilità dei tecnici incaricati dei lavori e delle ditte che li hanno realizzati.