Nel week-end appena passato i Carabinieri della Compagnia di Massa hanno dato vita a dei controlli straordinari del territorio volti alla prevenzione dei reati inerenti lo spaccio al dettaglio delle sostanze stupefacenti, sia in centro che in periferia.
Proprio durante uno di questi controlli posti in essere la notte di domenica, nei pressi dello Stadio degli Oliveti, i militari della Stazione di Massa hanno notato un giovane sopraggiungere alla guida di una autovettura ed avvicinarsi ad un altro soggetto, un 30enne di origine marocchina noto agli operanti per i suoi trascorsi giudiziari, il quale si trovava a piedi sulla pubblica via.
I due soggetti, in pochi secondi, si sono scambiati quello che poco dopo i militari troveranno addosso al 30enne: cocaina e soldi. Intercettato dunque il momento della cessione della sostanza stupefacente, i due carabinieri si sono diretti verso il pusher per effettuare una perquisizione personale utile alla constatazione di quanto avevano in precedenza osservato. Una volta fermato, i militari hanno dato inizio alle procedure di perquisizione nei confronti del soggetto extracomunitario e lo stesso, per sottrarsi all’operazione, ha opposto una violenta resistenza con la quale è riuscito a divincolarsi e darsi alla fuga a piedi nella campagna circostante. I militari, benché fossero stati colpiti, si sono subito messi a inseguire il “fuggitivo”, tallonandolo fino ad un fondo agricolo dismesso colmo di canneti. Riusciti a bloccarlo con non poche difficoltà, addosso al fermato sono stati ritrovati 100 euro, provento dello scambio appena consumato, e anche una dose di cocaina.
Constatata quindi la cessione da parte del 30enne marocchino con annessa la resistenza a pubblico ufficiale, lo stesso è stato tratto in arresto ed il P.M. di turno della locale Procura, Dott.ssa Alessia Iacopini, ha disposto la sua custodia presso la camera di sicurezza della Caserma “PLAVA” in attesa del rito direttissimo, avvenuto ieri presso il Tribunale di Massa; il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha applicato nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di dimora presso la provincia apuana.