lunedì 23 Dicembre 2024

Domenica 1° ottobre sarà assegnato a Fabio Bertolucci, per la Marocca di Casola, il Premio”Castagno d’Oro-Fernardo Tomà”

Domenica 1° nel corso della Fiera d’Autunno e della Castagna, che si terrà nel Parco Fiera di Barbarasco, verrà assegnato un premio al produttore della Marocca di Casola, Fabio Bertolucci. Con il Dopoguerra e l’industrializzazione, la Lunigiana, come anche molti altri territori del nostro paese, fu segnata da un lento e inesorabile abbandono delle campagne, che portò alla decadenza di molte delle preziose tradizioni appartenenti a quel mondo rurale e affinatesi nel corso dei secoli, di generazione in generazione. Un destino, questo, che sarebbe toccato anche alla Marocca di Casola, se non fosse stato per la tenacia di Fabio Bertolucci.

Fabio, giovane lunigianese, all’età di 23 anni decise infatti di lasciare gli studi in sociologia per dedicarsi a pieno alla sua terra natia. Dapprima apprendista presso un vecchio panificio con un forno a legna, Fabio imparò a conoscere tutti i segreti della Marocca fino ad aprire, nel 2008, un suo panificio a Regnano, piccola frazione del comune di Casola in Lunigiana. Attualmente il suo forno, Il Forno di Canoara, immerso in uno scenario da favola tra i passi storici dell’Appennino Tosco Emiliano e le aguzze vette delle Alpi Apuane, è l’unico panificio che produce la Marocca di Casola ed è riconosciuto Presidio Slow Food.

“Siamo felici di riconoscere a Fabio questo premio. Crediamo che la sua storia possa essere esemplare per tanti giovani che non trovano lavoro e che, nella ricerca delle nostre radici, potrebbero avere un futuro anche in Lunigiana – afferma il Sindaco Matteo Mastrini -. Inoltre la Marocca nasce un pò anche a Tresana, perché a Groppo si producono le farine di cui è fatta. E il Premio che Bertolucci riceverà porta il nome del fondatore dell’azienda Rita Tomà, l’indimenticato Fernando”

Usata per servire crostini e antipasti gourmet nelle grandi occasioni, o anche solo come accompagnamento alla dolce caciotta lunigianese o ai salumi della tradizione, la Marocca di Casola è via via tornata nei vari ristoranti e nelle case di molti lunigianesi. Più che un pane a base di castagne, la Marocca di Casola è una tradizione resistente, quasi perduta e all’ultimo recuperata, capace di collegarci al passato e attorno alla quale, ci auguriamo, si svilupperanno ancora molte altre storie di vita quotidiana.

Redazione
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