21 Novembre 2024, giovedì

Manifestazione a Firenze per la tutela dell’occupazione nel settore moda

Questa mattina, 12 novembre 2024, le strade di Firenze sono state teatro di una grande manifestazione organizzata da CGIL, CISL e UIL per difendere l’occupazione nel settore moda. L’evento, intitolato “Il lavoro non è fuori moda – Per la qualificazione delle filiere e la tutela dell’occupazione”, ha visto circa duemila lavoratori e lavoratrici sfilare per il centro cittadino, da Piazza Adua a via Cavour, davanti alla Prefettura e al Consiglio regionale.

La crisi del settore moda in Toscana

La manifestazione è stata indetta in risposta alla profonda crisi che sta colpendo il settore moda in Toscana, un comparto che impiega oltre 110.000 persone, quasi il 40% degli occupati nel manifatturiero regionale. Le cause principali sono il rallentamento del commercio mondiale, le tensioni geopolitiche e la diminuzione dei consumi, fattori che hanno portato a un aumento delle ore di cassa integrazione e di FSBA richieste dalle imprese.

Le richieste dei sindacati: tutelare il lavoro e le filiere

Durante il corteo, i rappresentanti sindacali hanno espresso con forza le loro preoccupazioni e richieste. Paolo Gozzani, della segreteria CGIL Toscana, ha dichiarato: “Da Firenze e dalla Toscana parte un messaggio importante: va ascoltata la voce di chi lavora nella moda e nelle sue filiere. Alle imprese chiediamo trasparenza e legalità nelle filiere produttive, con meno subappalti e più qualificazione del distretto, puntando sul lavoro di qualità per essere competitivi nel mondo”.

Anche Silvia Russo, segretaria generale CISL Toscana, ha sottolineato l’importanza della coesione tra tutte le parti coinvolte: “Dobbiamo essere compatti per tutelare il grande tesoro manifatturiero della Toscana. Insieme: lavoratori, datori di lavoro, Regione e Governo, oltre ogni divisione locale”. Ha inoltre evidenziato la necessità di “rideterminare logiche industriali competitive” e di “salvare subito lavoratori, salari, competenze e aziende”.

Paolo Fantappiè, segretario generale UIL Toscana, ha descritto la situazione come “una crisi strutturale, mai vista negli ultimi 25-30 anni”. Ha esortato a una risposta congiunta da parte di Regione, parti datoriali e committenza, promuovendo un nuovo sistema imprenditoriale basato su collaborazione e massa critica per rispondere alle esigenze del mercato.

Le richieste avanzate alle istituzioni e alle imprese

I sindacati hanno avanzato diverse richieste, tra cui:

  • Prolungamento degli ammortizzatori sociali per tutti i settori della filiera durante il periodo di difficoltà.
  • Tutela dei livelli occupazionali attraverso una gestione equilibrata degli ordinativi.
  • Politiche di contrasto all’illegalità e allo sfruttamento lavorativo.
  • Politiche industriali nazionali per valorizzare la filiera e salvaguardare occupazione e competenze.
  • Qualificazione e tracciamento della filiera con corretta applicazione contrattuale.
  • Formazione e supporto ai processi di aggregazione e innovazione.
  • Sostegno finanziario per i lavoratori in difficoltà.
  • Convocazione del Tavolo regionale del settore moda.

Un segnale forte di unità e determinazione

La manifestazione di oggi ha rappresentato un chiaro segnale di unità e determinazione da parte dei lavoratori e dei sindacati, che chiedono interventi concreti per salvaguardare un settore fondamentale per l’economia toscana e nazionale.

Redazione
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