Malta, continua la protesta contro il premier Joseph Muscat relativa all’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, avvenuta il 16 ottobre 2017 per un’autobomba.
In migliaia sono scesi in piazza oggi nella capitale La Valletta per chiedere le dimissioni immediate di Muscat in modo da garantire che giustizia sia fatta sull’assassinio della cronista.
Il lungo corteo ha proceduto per Republic Street, la via principale della capitale dell’isola, con in testa i familiari della vittima. I cartelli diffusi tra la folla riportavano scritte e slogan come “Giustizia”, “Mafia”, “Assassini”, “Fuori adesso” e il significativo “Daphne vive”. Il messaggio portato avanti, oltre a quello della giustizia per la giornalista assassinata, è quello di non identificare l’intera nazione con il terribile operato del suo premier attualmente in carica.
Dietro l’organizzazione della manifestazione, largamente partecipata, alcuni gruppi della società civile maltese.
Queste crescenti pressioni dell’opinione pubblica, causate dal terribile omicidio della cronista Daphne Caruana Galizia, hanno portato il premier dell’isola Joseph Muscat ad annunciare le sue intenzioni: Muscat conta di dimettersi a gennaio.
“E’ quello di cui ha bisogno il Paese in questo momento”, ha annunciato il premier durante un suo discorso trasmesso alla tv. Le dimissioni arriveranno ad anno nuovo, quando il partito laburista, di cui Muscat è a capo, sceglierà un nuovo leader. Questo processo di scelta si avvierà proprio il 12 gennaio.