Il sindaco del comune di Aulla e presidente dell‘Unione dei Comuni, Roberto Valettini, scrive al direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, Letizia Casani e al direttore sanitario, Lorenzo Roti, anche a nome del sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini, per la gestione in emergenza dei casi di Coronavirus sul territorio e fare due richieste.
Valettini chiede come primo punto l’apertura del laboratorio all’interno dell’ospedale delle Apuane per velocizzare i riscontri dei tamponi per il Covid-19 in tutta la provincia.
“La SSD Analisi ChimoCliniche e Biologia Molecolare dell’ospedale delle Apuane – scrive nella lettera – è in grado di eseguire le indagini molecolari per la diagnosi di CoVid-19; il laboratorio è dotato i una stanza a pressione negativa attrezzata per il trattamento dei tamponi e sono disponibili 2 piattaforme strumentali (Arrows e Elitech) su cui eseguire il test. Inoltre pare essere stato sottoposto alla Direzione Sanitaria Aziendale un progetto per la diagnostica sierologica degli anticorpi IgG e IgM anti CoVid-19.
Ai fini della celerità dei riscontri per tutta la Provincia e segnatamente per la Lunigiana, fortemente battuta da questa pandemia, l’inizio di attività di questo laboratorio sarebbe molto importante”.
Valettini poi prosegue sulle procedure adottate dalla Asl per la validazione dei tamponi.
“La criticità degli Ospedali di Pontremoli e Fivizzano (no CoVid) – afferma – rischia di essere moltiplicata ove gli invii dall’Ospedale di Massa di pazienti positivi, a un secondo tampone, (negativi al primo), seguano un protocollo che appare non prudenziale”.
Valettini prosegue richiedendo a nome dei sindaci della Lunigiana il potenziamento dell’Ufficio Igiene, perchè spiega che i i responsi dei tamponi, secondo quanto riportato dai sindaci di Pontremoli e Fivizzano, vengono comunicati in tempi troppo lunghi. “In ultimo – scrive – ma non per ultimo, un potenziamento dell’Ufficio Igiene consentirebbe, al di là di ogni merito e ogni apprezzamento per il dott. Sacchelli (direttore dell’Ufficio n.d.r.), una ricerca epidemiologica più stringente cosicchè familiari, persone che hanno avuto stretti rapporti siano messi in quarantena e vi sia conseguentemente, previa comunicazione, ogni intervento di controllo. In caso contrario rispetto a queste ultime indicazioni non se ne esce!”.
Infine Valettini spiega che le strutture del Don Gnocchi, i Cappuccini o l’Hotel Napoleon potrebbero essere una soluzione per ospitare i pazienti positivi in corso di miglioramento o con un contagio a bassa intensità.
“La presente – conclude la lettera – viene stesa in spirito di collaborazione, nel pieno rispetto dei ruoli, ma , proprio in questo senso, anche considerando il ruolo che i 14 Sindaci della Lunigiana hanno come Autorità di sanità pubblica”.