martedì 24 Dicembre 2024

Lunigiana: Cna su disservizi linee telefonica, territorio sempre più penalizzato

Cna: "È una problematica che parte da lontano. Serve soluzione”

Inaccettabili e preoccupanti i nuovi disservizi sulle linee della telefonia fissa e dati in Lunigiana. A chiedere soluzioni rapide è Cna. “La politica e le compagnie intervengano – annuncia la principale associazione degli artigiani – o ci attiveremo con una class action”. Sono numero le aziende artigiane e ricettive che lamentano, ormai da mesi, a volte anche da anni, problemi alla stabilità della connettività e della telefonia. “Ma non ci sono solo le imprese, categoria che noi ci onoriamo di rappresentare. Questa problematica tocca da vicino tante famiglie a cui sono preclusi molti servizi digitali come il telelavoro, la tele medicina o la didattica a distanza nel caso dei ragazzi. Il maltempo – spiega Paolo Bedini, presidente Cna Massa Carrara – ha di fatto aggravato una situazione che era già molto critica. La politica locale e regionale, e le stesse compagnie che sono a conoscenza di queste problematiche, devono intervenire. Altrimenti – prosegue – saremo costretti ad un’azione legale. In Lunigiana non è garantito un servizio essenziale ed indispensabile non solo per l’attività lavorativa ma per la quotidianità”.
La “disconnessione” della Lunigiana è in realtà un problema che arriva da lontano. “E’ una problematica che viene dalla mancanza di una seria programmazione territoriale. – spiega ancora Bedini – Già nel 2019 durante i nostri incontri con i sindaci della Lunigiana ci era stato evidenziata la difficoltà di procedere al completamento del servizio relativo alla fibra sia per le attività che per le persone. Ne abbiamo parlato anche lo scorso mese con l’assessore regionale Baccelli. Non rendere un territorio connesso significa penalizzarlo, soprattutto quando i bandi, a partire da quelli della Regione Toscana fino all’Inail, si basano sul click day. E significa non mettere le imprese nelle stesse condizioni di concorrere e competere. In un momento come questo, dove la pandemia e i relativi provvedimenti impongono l’assenza di contatto, non potere avere dei mezzi primari di comunicazione all’altezza implica condannare le imprese alla chiusura. – spiega Bedini – Andiamo su Marte, comunichiamo nello spazio, ma non siamo capaci di garantire servizi minimi ed indispensabili che sono quelli di una buona connessione internet e telefono. La Lunigiana, lo ricordo, vive principalmente di turismo che al mondo di oggi si nutre di informazioni, social e connettività. Se c’è una politica capace di connettere la Lunigiana batta un colpo”.
Per informazioni vai sul sito www.cna-ms.it oppure pagina ufficiale Faceboo

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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