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L'ultimo messaggio di Lorenzo Orsetti, l'italiano ucciso dall'Isis in Siria. Combatteva al fianco dei curdi

È un ragazzo fiorentino di 33 anni, Lorenzo Orsetti ad aver perso la vita in Siria, durante i combattimenti nella città di Baghuz, trincea Jihadista nell’est della Siria. Lorenzo era partito volontario per sostenere la causa dei curdi. I genitori in un’intervista, rilasciata ieri sul Corriere Fiorentino, si dicevano orgogliosi della scelta del figlio, anche se allo stesso tempo, inizialmente avevano cercato di persuaderlo a non partire. “Ma lui era determinato” -sostiene il padre- “ aveva letto, aveva discusso, si era documentato. E la sua convinzione è cresciuta nel tempo. Lui era arrivato in Siria nel settembre 2017, prima come osservatore, come testimone, poi era rimasto sempre più coinvolto”.
Il padre racconta di aver avuto l’ultimo collegamento telefonico con il figlio il 10 marzo, nel corso della videochiamata Lorenzo diceva al padre che la lotta stava volgendo al meglio e che presto sarebbe finita con l’espugnazione dei Jihadisti. Orgoglioso, raccontava delle molte interviste che stava facendo al momento. Poi l’arrivo della chiamata da parte dei curdi e la dolorosa notizia della sua morte.
La notizia della morte sarebbe stata diffusa anche su un social network collegato allo Stato Islamico, i Jihadisti hanno pubblicato e diffuso online le immagini del combattente fiorentino, con il suo documento sanitario e carta di credito, accanto alla scritta“il crociato italiano ucciso negli scontri nella città di Baghuz”.
Pochi mesi fa Lorenzo era stato nominato partigiano honoris causa dall’Anpi di Firenze, “Mio figlio combatteva contro l’integralismo, ma di fatto combatteva contro il fascismo, come un partigiano” afferma il padre nell’intervista. Ora la Divisione Potente dell’Anpi fiorentina sta organizzando una sua commemorazione.
Lorenzo, il combattente italiano per la liberazione curda aveva lasciato una lettera-testamento “non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà”. Lorenzo afferma che non avrebbe potuto chiedere di meglio, e continua “ spero che anche voi un giorno (se non l’avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo”.
“Ogni tempesta comincia con una singola goccia. Cercate di essere voi quella goccia”, questo il monito, l’ultimo messaggio di Lorenzo: un comandamento d’amore verso il prossimo diretto ad ognuno di noi.

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