“Finalmente la Cassazione ha messo la parola fine a un calvario che ingiustamente mi ha perseguitato per dieci anni, a seguito di una contestazione assurda relativa a 1380 euro di rimborsi spese richiesti e ottenuti mentre ricoprivo la carica di Sindaco di Villafranca”, scrive l’ex senatore in una nota stampa.
“La Corte di Cassazione, nell’assolvermi con formula piena perché il fatto non costituisce reato, ha di fatto confermato l’istituzionalità di quelle spese, ammesse a rimborso dal ragioniere capo del comune, che erano finalizzate alla crescita e all’arricchimento dell’ente da me amministrato”.
“Non c’è ristoro più gratificante di questa assoluzione, ma è mia intenzione chiedere un risarcimento danni a quei miei competitor del territorio che hanno ritenuto di travalicare la normale e giusta battaglia politica danneggiandomi per via giudiziaria”.
“Non appena la Cassazione depositerà le motivazioni della sentenza – conclude Barani -, inizierà il girone di ritorno durante il quale i miei accusatori dovranno respingere l’accusa di diffamazione e, mi auguro, di calunnia qualora la procura territorialmente competente dovesse decidere di aprire un fascicolo contro le accuse false e infondate che mi sono state rivolte e che rappresentano in tutta evidenza anche un reato contro l’amministrazione della giustizia, avendo provocato, tra l’altro, 10 anni di spese giudiziarie a carico dei cittadini”.
Lucio Barani: "Cassazione ha messo la parola fine a un calvario durato 10 anni"
Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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