Le strade e le piazze della Firenze di oggi raccontate nei drammatici giorni dell’agosto 1944 vivono oggi una vita nuova e inedita nella voce di Sandro Pertini, testimoniata nell’intervista realizzata da Giovanni Errera e riproposta con brani inediti assieme al volume che ne ha trascritto il contenuto nella presentazione nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati assieme alla famiglia Errera, Pietro Pierri, presidente della Fondazione Pertini, al giornalista Giacomo Guerrini, al presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani e al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Da via Bolognese al Mugnone, attraversando Piazza della Libertà fino a via Calzaiuoli i luoghi oggi familiari fatti di di botteghe e palazzi si trasformano in un percorso di guerra dove la tragedia vive assieme alla vita quotidiana dei fiorentini che non si ferma e si ripiega di fronte alla brutalità di un presente dove anche i piccoli gesti quotidiani possono costare la vita.
I ponti della città minati e distrutti con le voci che arrivano dai palazzi vicini dopo le prime esplosioni, i ragazzi che nel coraggio dell’incoscienza vivono la guerra come parte dei giochi quotidiani, il pericolo costante del coprifuoco e dei rastrellamenti sono nel racconto di Pertini la testimonianza viva che restituisce per intero l’atmosfera di quei giorni, i momenti difficili , gli eventi tragici e i momenti di semplice umanità che sempre accompagnano il senso di tragedia che la guerra porta con sé e potrebbe, come suggerisce Giacomo Guerrini, essere la traccia di un percorso “per vedere queste strade oggi, riviverle nel presente consapevoli delle vicende umane che hanno custodito e del loro significato civile, politico e storico.”
Ci sono le vite, i nomi e le parole di chi da Firenze ha partecipato attivamente a costruire la libertà e la democrazia di oggi nella registrazione di Giovanni Errera: Gaetano Pieraccini, la famiglia Bertoletti che ospitò Pertini nella sua casa di via Ghibellina, dove oggi c’è una targa che ricorda la sua presenza nei giorni della Liberazione della città, e molti altri.
Amicizie, affetti, passioni impegno politico, la laurea in Scienze politiche alla facoltà Cesare Alfieri conseguita nel 1924, sono questi i momenti, come sottolinea Eugenio Giani, “che nell’essere in prima linea nella guerra partigiana ed esponente della Giunta del Comitato di Liberazione Nazionale, con il riconoscimento della medaglia al Valor militare, costruiscono quel rapporto speciale che ha legato Sandro Pertini e la moglie Carla Voltolina alla città di Firenze”.
Le tracce audio dell’intervista, disponibili sul sito giovannierrera.it, sono un regalo della famiglia Errera a tutta Firenze e parte della memoria collettiva della città che ne costruisce l’identità e il profilo nel momento della riconquista delle sue libertà civili e democratiche.