lunedì 23 Dicembre 2024

L’attività dell’Arma dei Carabinieri nell’ultimo anno in provincia

Oggi ricorre il 209° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Dopo le celebrazioni di stamattina nel capoluogo di regione, nel pomeriggio anche a Massa si è svolta una sobria ma simbolica cerimonia, all’interno della Caserma “Plava”, sede del Comando Provinciale dell’Arma, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose della provincia. 

L’evento ha avuto inizio con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti da parte del Comandante Provinciale, Colonnello Americo Di Pirro, davanti a un picchetto armato che ha reso omaggio ai militari che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere.

Successivamente, schierate una Compagnia di formazione in grande uniforme speciale e le rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, il Comandante Provinciale si è rivolto a tutti i Carabinieri e agli ospiti presenti dedicando un pensiero alle vittime della recente alluvione che ha interessato l’Emilia Romagna.

Nella fase conclusiva della cerimonia sono stati premiati alcuni dei militari che si sono maggiormente distinti in operazioni di servizio. In particolare è stato consegnato l’attestato di “Encomio”, concesso dal Comandante della Legione CC Toscana al Vice Brigadiere Sandro Celi e al pari grado Daniele Novelli, entrambi in servizio al Radiomobile della Compagnia di Carrara, per aver brillantemente portato a termine un’operazione di salvataggio di una persona che stava tentando il suicidio. Altri attestati di benemerenza sono stati consegnati dal Comandante Provinciale al Tenente Walter Calandri, al Luogotenente Domenico Cozzitorto, al Brig. Ca. Q.S. Luca Baruzzo, all’App. Sc. Q.S. Marco Pignalosa e al Car. Sc. Francesco Labonia, della Compagnia di Carrara, per avere concluso positivamente un’indagine che ha portato in breve tempo all’arresto del responsabile di una violenza sessuale compiuta ai danni di una turista, nel litorale Carrarino.

Dall’analisi tracciata dal Col. Di Pirro nella sua allocuzione emerge un andamento complessivo della criminalità sostanzialmente positivo. Infatti, nel periodo giugno 2022 – maggio 2023, nella provincia apuana si registra un calo dei delitti complessivamente denunciati, 5979 reati (- 11% rispetto all’omologo periodo di riferimento, quando i delitti denunciati furono 6725). Tale tendenza risulta confermata nei primi 5 mesi dell’anno in corso (- 13%), con un calo significativo per alcune delle tipologie di reati che creano maggiore allarme sociale (rapine – 36%; estorsioni – 47%, truffe e frodi informatiche – 16,5%). Analogo andamento si registra nelle due maggiori città, Massa e Carrara, che rappresentano, con i due terzi della popolazione dell’intera provincia, il campione più significativo.

Le rapine in generale sono in netto calo (- 13,8%) rispetto all’anno precedente e non sono state commesse rapine in danno di istituti di credito.

carabinieri carabinieri | Massa Carrara | operazioni

Anche il numero delle estorsioni è in decremento passando da 34 a 30 (- 11,76%), di cui 11 scoperte.

I furti, complessivamente considerati, sono in lieve aumento rispetto all’analogo precedente periodo (passati da 2138 agli attuali 2225, pari a + 4%).

Molto positivi sono stati anche i risultati raggiunti dal Comando Provinciale di Massa Carrara, nell’azione di contrasto ai fenomeni criminosi. 

Sono stati eseguiti, in flagranza o in esecuzione di provvedimenti restrittivi dell’A.G., 156 arresti e denunciate in stato di libertà 1256 persone.  

L’Arma ha proceduto in ordine a 4868 reati su un totale di 5979 (pari all’81%) e individuato i responsabili di 1076 eventi criminosi (con una percentuale di delitti scoperti pari al 22%).

Le principali tipologie di reato perseguite nel corso del periodo in esame sono state: i furti (2025, di cui 122 scoperti, pari all’6%); le rapine (22, di cui 8 scoperte, pari al 36%); le estorsioni (26, di cui 11 scoperte, pari al 42%); le truffe e le frodi informatiche (622 di cui 122 scoperte, pari al 19,6%). Per quanto attiene i reati in materia di sostanze stupefacenti, le attività condotte hanno permesso di eseguire 29 arresti nell’ambito di operazioni antidroga che hanno consentito il sequestro di circa 12chilogrammi di sostanze stupefacenti. Significativa l’operazione svolta nel mese di marzo dal Nucleo Operativo della Compagnia di Massa che, a conclusione di un’articolata indagine, eseguiva 7 provvedimenti restrittivi disposti dal GIP del locale Tribunale nei confronti di altrettanti indagati. Nell’indagine i militari documentarono le modalità con le quali una donna e il suo compagno, consegnavano al figlio 17 enne della donna, sostanza stupefacente del tipo “crack”, permettendogli di assumerla con cadenza quotidiana. 

Gli interventi per dissidi familiari in provincia continuano ad essere molto frequenti (246) e in incremento rispetto all’anno precedente (229).  Anche l’attività repressiva in questo settore è stata molto intensa: sono state indagate 76 persone ed eseguite 21 misure cautelari emesse dall’A.G. fra ordinanze di custodia e arresti domiciliari, divieti di avvicinamento e allontanamento dalla casa familiare. Sono stati effettuati anche arresti in flagranza importanti come quello operato nel mese di maggio dai Carabinieri di Carrara che hanno bloccato un pericoloso stalker mentre cercava la sua vittima armato di coltello. 

Per quanto riguarda l’ordine pubblico e la prevenzione, nel periodo in esame, le articolazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Massa Carrara hanno svolto circa 10.600 servizi preventivi, nel corso dei quali sono state identificate 47500 persone e sono stati controllati 32836 veicoli. Alle centrali operative delle Compagnie di Massa e Pontremoli, che garantiscono la copertura dell’intero territorio provinciale, sono pervenute 11900 richieste da parte della locale popolazione e sono stati conseguentemente effettuati 6060 interventi. Nell’ambito dell’attività effettuata in tema di sicurezza stradale, sono stati rilevati complessivamente 220 incidenti stradali, di cui 3 con esiti mortali, 119 con persone ferite e 98 senza feriti.

Accanto a tale attività, diverse sono state le iniziative di prossimità svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale con numerosi incontri di sensibilizzazione tenuti nelle scuole, nelle parrocchie, in diverse strutture pubbliche. Nel corso degli stessi, in relazione al target di riferimento, sono state trattate tematiche complesse e molto attuali come la violenza di genere, le truffe ai danni degli anziani e, per quanto attiene i giovani, oltre ad argomenti più tradizionali come il rispetto delle regole, le sostanze stupefacenti, il bullismo, la sicurezza stradale, sono stati affrontati anche temi decisivi per il loro futuro quali le criticità della rete e la salvaguardia dell’ambiente.

ATTIVITÀ SVOLTE DAI REPARTI SPECIALI NELLA PROVINCIA

Anche i Reparti speciali dell’Arma, nell’ultimo anno di attività, hanno contribuito al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica nella provincia, svolgendo attività di vigilanza e controllo nei comparti specifici, di cui si riporta un sintetico resoconto.

GRUPPO CARABINIERI FORESTALI

In questa provincia operano, alle dipendenze del Gruppo Forestale che ha sede a Lucca, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) e le Stazioni Forestali di Massa, Fivizzano e Pontremoli. Tali Reparti si occupano della tutela del territorio (con particolare attenzione alle aree soggette a tutela paesaggistica e idrogeologica, alle aree protette, ai corsi d’acqua e alle altre aree di particolare interesse ambientale compresa la vigilanza e i controlli sulle cave di marmo), salvaguardia della flora e della fauna, prevenzione e repressione degli incendi boschivi. Complessivamente, i Reparti della specialità hanno effettuato 1649 ispezioni, controllato 735 persone, contestato 184 illeciti in materia ambientale di cui 35 di natura penale. Forte è stato il loro impegno nell’azione di contrasto degli incendi boschivi (28), di cui 22 di natura dolosa. L’anno precedente furono 32 di cui 23 dolosi.

NUCLEO ANTISOFISTICAZIONI E SANITÀ (NAS)

I militari del NAS di Livorno hanno effettuato numerosi controlli principalmente su due fronti operativi, quello della sicurezza alimentare (in particolare negli esercizi cosiddetti etnici) e quello dell’abusivismo nelle professioni sanitarie.

Numerose sono state inoltre le ispezioni nelle residenze assistenziali della provincia con lo scopo di verificare la qualità dell’assistenza offerta e la regolarità delle procedure adottate.  

Nel corso dell’ultimo anno nella provincia di Massa il NAS, supportato dalle locali Stazioni CC, ha effettuato complessivamente 380 ispezioni: in 69 di queste sono state riscontrate violazioni per le quali sono state segnalate all’Autorità Amministrativa 70 persone, mentre 6 sono state deferite all’A.G.  Le sanzioni amministrative elevate sono state 120 per un importo di oltre 65.000 euro, 145 i chilogrammi di alimenti non conformi sequestrati, 107 i controlli al settore della ristorazione con 15 attività chiuse per gravi carenze igienico-sanitarie. 

NUCLEO CARABINIERI ISPETTORATO DEL LAVORO

Il Nucleo Ispettorato del Lavoro, con il supporto dell’Arma territoriale, ha denunciato 101 persone per percezione indebita del reddito di cittadinanza (per un totale di 312.950 euro di somme indebitamente percepite e di cui è stato avviato il recupero), ha effettuato il controllo su 233 aziende, tra cui 98 cantieri edili, deferendo in stato di libertà 107 persone e contestando complessivamente violazioni amministrative per oltre 350.000 euro. Nel corso delle ispezioni sono stati controllati 391 lavoratori di cui 34 sono risultati irregolari (in nero), mentre 5 di questi erano clandestini nel territorio nazionale. 

NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE

Tra le numerose attività dei reparti speciali non si può non menzionare l’importante operazione del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia che nello scorso mese di marzo ha restituito all’Archivio di Stato di Massa, da cui era stata trafugata, una missiva, di alto valore storico, inviata nel febbraio del 1524 dal duca d’Este Alfonso I, a Ludovico Ariosto, che all’epoca era commissario generale in Garfagnana. Il prezioso documento è tornato nella sua sede e potrà essere studiato per raccontarci, anch’esso, la storia dei nostri territori.

Redazione
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