Riflessione e commozione. 800 studenti delle scuole superiori della Spezia (liceo Costa, istituti Einaudi-Chiodo, Fossati-Da Passano, Casini e Cardarelli e liceo Pacinotti) hanno ascoltato con vivo interesse la storia di Giorgia Benusiglio, ieri mattina al Teatro Civico, durante l’incontro informativo per la prevenzione dell’uso di stupefacenti organizzato dalla Croce Rossa della Spezia.
L’evento, introdotto dal Presidente della Croce Rossa Luigi De Angelis, si è aperto con la disamina di vecchi e nuovi tipi di stupefacenti, e dei rischi correlati, del Maggiore della Guardia di Finanza Luigi Mennella. Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno anche simulato una tipica ricerca di materiale stupefacente con un cane antidroga – Elik, un labrador di tre anni. Gli animali, come hanno spiegato gli agenti delle Fiamme Gialle, per entrare a far parte delle unità cinofile seguono un lungo percorso di addestramento basato sul gioco e sul rapporto con l’addestratore.
Poi il toccante racconto di Giorgia Benusiglio, tornata nuovamente alla Spezia grazie alla collaborazione con i Giovani della Croce Rossa: salvata nel ’99 a soli diciassette anni con un trapianto, dopo aver assunto mezza pastiglia di ecstasy, Giorgia ha deciso di trasformare la sua dura esperienza in una lezione per gli altri, soprattutto per i più giovani, iniziando un tour informativo in tutta Italia sui rischi legati all’utilizzo di droghe, un tema su cui la Croce Rossa è impegnata da diversi anni.
“Mi sono ritrovata tra la vita e la morte per causa mia, per una scelta di cui pagherò le conseguenze per il resto della mia vita – ha spiegato Benusiglio – Oggi non sono qui per dirvi di non drogarvi, ma per chiedervi di ricordarvi di me quando un amico vi proporrà di far uso di droghe: domandatevi se sareste in grado di superare diciassette ore di intervento come ho fatto io”.
Numerose le domande poste dagli studenti, che hanno apprezzato il suo racconto diretto e sincero, in un Teatro Civico per l’occasione al completo: dal delicato rapporto figli-genitori alle motivazioni che spingono i giovani a far uso di droghe, spesso senza la consapevolezza dei rischi a cui vanno incontro.